Cronaca

Autovelox ricco mi ci ficco. Occhio alle nuove regole: velocità, distanze, multe

Le contravvenzioni per eccesso di velocità sono un’entrata sostanziosa per i Comuni. Cosa cambia col nuovo Codice della Strada (e cosa bisogna sapere)

3 di 4 Gli autovelox: cosa cambia

Le modifiche introdotte non riguardano solo i monopattini ma si estendono anche alla regolamentazione degli autovelox. Le nuove direttive stabiliscono criteri più rigorosi per l’installazione di questi dispositivi, imponendo limiti sulla distanza minima tra un autovelox e l’altro e sulla loro visibilità, nonché sui limiti di velocità minima.

In sostanza, tra il cartello che ricorda il limite e gli autovelox non potranno stare a meno di 200 metri l’uno dall’altro sulle strada ad alto scorrimento e a 75 metri in tutte le altre strade. Il dispositivo dovrà essere inoltre preceduto dal segnale che impone il limite a non meno di 1km.

Tra due autovelox non potranno esserci meno di 500 metri, che diventa 1km sulle strade extraurbane secondarie e 3km su quelle extraurbane principali.

Sarà possibile installarli poi solo sulle trada ad elevato tasso di incidentalità.

Uno dei dati positivi invece è questo: non saranno cumulabili le multe conseguite nel medesimo tratto di strada nell’arco di un’ora. In quel caso la sanzione sarà pari a quella più grave, maggiorata di un terzo.

Sarà invece impossibile installare un autovelox fisso per velocità massime sotto i 50km/h, rendendo così impossibile controllare il rispetto della Zona30 se non con le pattuglie di polizia e vigili urbani. Sulle strade extraurbane, invece, non sarà possibile installare autovelox con limiti inferiori a 20km/h rispetto al limite previsto dal CdS per quel tipo di strada. Ad esempio: su una extraurbana principale da 110 km/h, non sarà possibile installare autovelox nei tratti di strada dove si impone un’andatura inferiore ai 90km/h.

3 di 4
Avanti