Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha commentato così l’effetto Cicalone sulla questura di Roma, l’accusa di omofobia rivolta ad alcuni locatori e la dichiarazione dei redditi di Ilaria Salis.
“Allora ragazzi – ha esordito Cruciani – dispiace iniziare di nuovo con la notizia delle ultime settimane, l’effetto Cicalone. Ringrazio chi mi ha fatto conoscere questi video su YouTube perché il dottor Cicalone merita non solo di essere riconosciuto come un interlocutore delle forze dell’ordine, ma credo che meriti una consulenza da parte del ministro Piantedosi, lui e la sua banda”. Secondo il conduttore della Zanzara, “dopo le denunce dello YouTuber, per i controlli nelle stazioni sono stati coinvolti 60 agenti e intanto il Campidoglio si prepara in vista del giubileo. La realtà è questa: fino ad ora nessuno si era mosso ed è anche una vergogna che polizia e carabinieri, cui mi inginocchio sempre deferente, non si siano mossi per presidiare continuamente la metropolitana di Roma”.
Quindi, Cruciani è passato ad analizzare l’omofobia nel settore degli affitti: “Nonostante quello che ho sentito ieri in questa trasmissione da parte di quel signore omosessuale a cui è stato negato l’affitto di una casa in quanto gay e nonostante il fatto che io non farei mai una cosa di questo tipo, resto della stessa idea. Nessuno tocchi quegli imbecilli, quegli stronzi proprietari di quelle case che non vogliono affittare gli omosessuali. Ognuno a casa propria, con i propri beni, fa il caz** che vuole. È più importante difendere questo principio di libertà piuttosto che punire quattro stron** che non vogliono affittare le case agli omosessuali”.
L’ultima cartolina di apertura riguarda la dichiarazione dei redditi della signora Salis: “Andate a guardare la dichiarazione dei redditi della signora Salis pubblicata dal Parlamento europeo, e poi fatevi una domanda e datevi anche una risposta: si poteva permettere l’affitto di una casa invece di occupare le case comunali a Milano? Punto interrogativo dico, punto interrogativo”.