Politica

Avvertimenti e battutine al governo: Mattarella parla da leader dell’opposizione

Il presidente della Repubblica alla cerimonia di consegna del “Ventaglio” dimentica il valore della neutralità. E non è la prima volta

mattarella

Sergio Mattarella non ha mai fatto mistero della sua appartenenza politica, lo sappiamo, ma la neutralità e il buonsenso hanno sempre guidato il suo operato da Presidente della Repubblica. Certo, non sono mancati gli episodi che fanno storcere il naso: pensiamo alla solidarietà riservata solo ai giornalisti di sinistra – emblematico il caso Molinari-Capezzone, entrambi contestati dai pro-Gaza ma il Colle ha chiamato solo il primo – oppure alle quantomeno rivedibili esternazioni sui pericoli del cosiddetto “assolutismo della maggioranza“. Ma nulla di apertamente schierato verso sinistra. Almeno fino ad oggi.

Nel suo intervento alla Cerimonia del Ventaglio, Mattarella ha lanciato diverse frecciatine al governo, ritenuto evidentemente responsabile di tutto ciò che accade in giro per il Paese. Emblematico il riferimento agli episodi di contestazioni e aggressioni nei confronti di giornalisti che si trovano a documentare fatti: “L’informazione è esattamente questo. Documentazione dell’esistente, senza obbligo di sconti. Luce gettata su fatti sin lì trascurati. Raccolta di sensibilità e denunce della pubblica opinione. Canale di partecipazione e appello alle istituzioni”. Poi la citazione di Tocqueville: “‘Democrazia è il potere di un popolo informato’. Ecco perchè ogni atto rivolto contro la libera informazione, ogni sua riduzione a fake news, è un atto eversivo rivolto contro la Repubblica garanzia di democrazia è, naturalmente, il pluralismo dell’informazione. A questo valore le istituzioni della Repubblica devono rivolgere la massima attenzione e sostegno”.

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Mattarella non ha fatto riferimento a nomi e cognomi, ma il destinatario è ovviamente FdI, in particolare il presidente del Senato La Russa, per le sue dichiarazioni sull’aggressione al cronista della Stampa da parte di Casapound. Molto più diretto il riferimento alla Lega in relazione alla proposta di legge del senatore Potenti di vietare l’utilizzo di termini al femminile come sindaca o avvocata. Parlando dei recenti attentati di cui sono stati vittima esponenti politici, il Capo dello Stato ha ricordato quello “all’ex sindaca di Berlino, Giffey”, accompagnandolo con l’inciso: “Spero che si possa ancora dire“. Battuta che ci saremmo aspettati dalla Schlein o da Conte, non dal presidente della Repubblica.

Frecciatine e stoccate da capo dell’opposizione. Come del resto sorprende l’improvviso interesse nei confronti delle carceri, soprattutto se coincide con la discussione in Parlamento del disegno di legge Nordio. Mattarella ha acceso i riflettori sulle decine di suicidi e sulle condizioni delle galese, “Angosciose agli occhi di chiunque abbia sensibilità e coscienza. Indecorose per un Paese civile, qual è – e deve essere – l’Italia. Il carcere non può essere il luogo in cui si perde ogni speranza, Non va trasformato in palestra criminale”. Tempismo quantomeno sospetto?

Franco Lodige, 24 luglio 2024

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