Oggi che il politicamente corretto ha tolto la bellezza della religiosità del rito condiviso, la modernità agonizzante ha spazzato via il sacro per sostituirlo con il sociale utile, ha prodotto chiese vuote, convertite in palestre e moschee. E siamo al cospetto, quasi con naturalezza, dell’ottusa ignoranza, come quella di Emanuel Cleaver. Quando si portavano i bambini in chiesa e si faceva loro prender parte ad un rito religioso, la prima cosa che si notava era quanto restassero rapiti, attoniti di fronte alla straordinarietà tutt’intorno aiutavano a definire il confine con il totalmente altro che sta fuori certi luoghi: gesti straordinari, immagini straordinarie, odori straordinari – come l’incenso – musica straordinaria, li tenevano in silenzio.
Stupiti, ma calati nella loro realtà. Studi qualificatissimi dimostrano, infatti, l’importanza della spiritualità non solo nella costruzione della felicità, ma anche nella costruzione dell’equilibrio neurologico. Ecco cosa ci ha dimostrato, all’alba del nuovo anno, il signor Cleaver: la postmodernità ha distrutto l’equilibrio neurologico.
Lorenza Formicola, 5 gennaio 2021