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La guerra in Ucraina

Azovstal, colpo di scena: i proprietari chiedono il risarcimento ai russi

Si arrende il battaglione Azov: dubbi sul loro destino. La Russia pubblica il video della resa

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Un team legale incaricato dai proprietari dell’acciaieria Azvostal sta prendendo nota di tutti i danni al fine di rivolgersi ad un tribunale internazionale per chiedere alla Federazione russa il risarcimento per le perdite. A quanto emerge, “sarà una richiesta di danni piuttosto pesante” anche di decine di miliardi di dollari.

Inoltre, conta la durata dell’occupazione: “Più a lungo continua, più alto sarà il conto”. È quanto afferma, al Corriere della Sera, Yuriy Ryzhenkov, amministratore delegato del gruppo Metinvest che controlla l’acciaieria ed aggiunge: “Non lavoreremo mai sotto l’occupazione russa. Le nostre proprietà e le controllate restano a Mariupol e sono a rischio di distruzione o presa di controllo da parte dei russi. Ma se davvero gli occupanti sequestrano illegalmente i nostri beni, ci difenderemo con tutti i mezzi legali. Chiediamo agli europei e agli altri clienti di non comprare prodotti degli impianti di Mariupol finché noi, i soli proprietari, non ne avremo ripreso il controllo”. Anche il presidente dell’Ucraina chiede un “risarcimento per tutte le perdite che la Russia ha inflitto all’Ucraina con la sua aggressione”. Queste le parole pronunciate da Volodymyr Zelensky nel messaggio diffuso nelle scorse ore, come riporta la presidenza ucraina, con l’invito ai partner di Kiev a firmare “un accordo multilaterale” e “creare un meccanismo” per risarcimenti agli ucraini che hanno subito “perdite” per l'”aggressione russa” con la “confisca” di “fondi russi e proprietà” in altri Paesi.

Il think tank militare statunitense American Institute for War Studies (Isw) afferma: I russi “potrebbero aver sovrastimato il numero dei difensori ucraini che sono stati evacuati dalla Azovstal per massimizzare il numero di prigionieri di guerra russi che possono essere scambiati con i soldati ucraini o per evitare l’imbarazzo di dove ammettere che hanno tenuto un assedio di mesi contro soltanto ‘centinaia’ di soldati ucraini”. Gli esperti militari americani rilevano inoltre che i soldati russi avrebbero “riguadagnato alcune posizioni prese dalla controffensiva ucraina a nord della città di Kharkiv”. Infine, osservano, “le forze russe si stanno probabilmente preparando per una più grande controffensiva ucraina e per un conflitto prolungato sull’asse meridionale”.

È fondamentale sottolineare che i danni di questa guerra sono gravi soprattutto dal punto di vista umano, infatti, sono 232 i bambini rimasti uccisi e più di 430 quelli rimasti feriti in Ucraina dal 24 febbraio scorso, con l’inizio dell’invasione russa e della guerra. Lo rende noto l’ufficio del Procuratore generale ucraino, come riporta Ukrinform, aggiungendo che la maggior parte delle vittime si registra nelle regioni di Donetsk, Kiev e Kharkiv.

Davanti alla morte di bambini innocenti non si deve tacere ed è importante evidenziare che le lacrime dei bambini rappresentano l’opportunità capace di addolcire i cuori di governanti e cittadini, chiamati a realizzare insieme la pace nel mondo più volte richiesta a gran voce da Papa Francesco.

Carlo Toto, 21 maggio 2022