All’elettorato di riferimento del centrodestra è chiaro che se la coalizione governa da sé, viene fatta fuori dal giudizio dei “mercati”; se prova a governare con tutti gli altri, viene relegata al margine; e se resta all’opposizione, può avere dalla sua la ragione delle denunce contro gli abusi di chi ha in mano il potere, ma alla fine non tocca palla. È questo dato, probabilmente, a spiegare l’apparente paradosso: un centrodestra maggioranza culturale, ma mai forza politica preponderante. Certo, non tutto è perduto: la partita per il Colle, ad esempio, è apertissima. E il cammino per il 2023 non è affatto già segnato. Ma la strada è tutta in salita.
Nicola Porro, 18 ottobre 2021