Rassegna Stampa del Cameo

Basta accusare i nonni di rubare il futuro ai nipoti

Rassegna Stampa del Cameo

È ignobile accusare i nonni di rubare il futuro ai nipoti. È ignobile accusare noi vecchi di non morire come vorrebbe l’algoritmo INPS. È ignobile proporre di togliere il diritto di voto ai vecchi (da 65 anni in su) perché secondo lor signori votano in modo “miope”. È ignobile fingere di dare il voto ai sedicenni quando l’obiettivo è dare il voto solo per status e censo, cioè solo a lor signori e ai loro maggiordomi. È ignobile accusare noi vecchi di essere contro il progresso per l’uso più o meno intensivo di una carta di credito. Noi vogliamo utilizzare il nostro contante per comprare ciò che ci piace, senza essere controllati da chicchessia.

Bene, ora che mi sono calmato, entriamo nel merito. Ho assisto a molti dibattiti tv sulle carte di credito, sul contante, sulle tasse, fra perdigiorno delle Ztl e alcune persone normali, trovandolo imbarazzante. Come imbarazzante è un Premier che spacca ancora di più un paese già spaccato di suo su un tema idiota come questo. Il Conte Bis sarà pure impeccabile in termini istituzionali ma ciò non toglie come sia politicamente inaccettabile che lo stesso Premier presieda in successione governi agli antipodi. Un minimo di dignità istituzionale si impone.

Prendiamo il caso di un vecchio che secondo lor signori dovrebbe vergognarsi. Un caso che conosco bene, il mio. Fino a quarant’anni ho fatto parte della classe operaia e sono stato pagato con una cifra netta che scontava un lordo comprensivo di tasse e di contributi. Poi divenni un supermanager, quindi un CEO di multinazionali, ma la modalità era sempre la stessa: leggevo un “lordo”, ricevevo un “netto”. L’unica differenza era l’importo, via via sempre più alto. A 62 anni fui licenziato e andai in pensione (allora il limite era 60); ebbi una pensione contributiva stante i 43 anni di versamenti cash. Mi posso vantare di essere sempre stato un contribuente fiscalmente impeccabile, anche perché non esistevano alternative per non esserlo. E sono stato pure un cittadino impeccabile: come tutti quelli nati poveri sono stato un risparmiatore implacabile, e lo sarò fino alla fine.

Ho un obiettivo, voglio lasciare ai miei nipoti quanti più quattrini posso. In un mondo ignobile come quello del Ceo capitalism, i quattrini serviranno loro per potersi pagare la libertà, il privilegio più alto per un essere umano, per potersi “disconnettere” da questo osceno sistema, quando lo desidereranno. In realtà lascio loro una polizza assicurativa per non essere zombie e neppure complice della classe dominante.

Politici ignobili e media compiacenti mi hanno bollato come uno dei “nonni che hanno rubato il futuro ai nipoti”. Come non bastasse un ex Premier e un ex ministro dell’economia mi accusano di vivere troppo a lungo (in effetti, e me ne scuso, sto per compiere 85 anni, ma vorrei tranquillizzare tutti: ho un Cancro). Eppure dovrebbero saperlo, mi comporto come lor signori, ho il privilegio di poter acquistare, se del caso, i costosissimi farmaci salvavita riservati alla fascia eterea dell’umanità (quattro gatti), di più, grazie ai miei risparmi posso stare lontano da quelle strutture ospedaliere (per fortuna non ancora in Italia) ove se hai più di 70 anni l’eutanasia di Stato si chiama budget.

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