La democrazia è in pericolo?
In questo senso non posso che concordare con le preoccupazioni espresse in merito da Cacciari nella citata intervista. Alla domanda se la democrazia fosse a rischio, questo il giudizio dell’ex sindaco di Venezia: “Quella che abbiamo conosciuto finora sicuramente sì, anche se non ci sono nazismo, fascismo o comunismo alle porte, Per carità, stiano tutti tranquilli e addomesticati, stacchino pure le spine del cervello che non c’è la Gestapo dietro l’angolo. Per la stragrande maggioranza delle persone, dei media e degli opinion leader questo è il migliore dei mondi possibili, certamente per i gruppi economici e per gli interessi del potere industriale e finanziario. Come è sempre successo, il problema è quando la maggioranza demonizza la minoranza, è questo il tema chiave e non certo il destino individuale di qualcuno”.
D’altro canto, mi permetto di aggiungere, quando da anni su molti aspetti sociali e culturali si nota una allarmante tendenza al pensiero unico, forse non è poi così strano che su una vicenda sanitaria così controversa si sia creata una convergenza di obiettivi e di interessi che sta imponendo da tempo un’ unica e dogmatica ricetta per contrastarne gli effetti patologici. In tal senso gli effetti collaterali sulla libertà dei cittadini, per ora in gran parte ignari, potrebbero risultare devastanti.
Claudio Romiti, 11 dicembre 2021