“Franco Battiato è considerato un autore intellettuale. E invece, tu ti vai a fare le analisi dei suoi testi e sono delle min***ate assolute, citazioni su citazioni e nessun significato reale. Togli due testi, forse, e il resto…”.
Sono le parole di Michela Murgia che, a rileggere oggi nel giorno della morte del maestro, creano ancora grande indignazione. Più di quella che provocò nell’aprile 2020 quando la scrittrice le pronunciò durante una videochat dal titolo “Il finto intellettualismo di Franco Battiato.”
Ma non solo. La Murgia si soffermò poi a contestare “il misterioso equivoco” sull’aura da intellettuale di cui il maestro ha goduto durante la sua grandissima carriera suggestionando (senza motivo per la scrittrice) diverse generazioni. Un’uscita assai infelice che provocò la rabbia dei tanti fan del cantautore.
Per carità, non tutti gli artisti possono piacere, ma c’è modo e modo di dire le cose, soprattutto perché era risaputo della malattia contro la quale Battiato stava combattendo da anni. Questione di stile insomma, quello che la Murgia spesso ha dimostrato di non avere.
Marco Baronti, 18 maggio 2021