Cronaca

Bayesian, ma allora il portellone era chiuso? Cosa si vede nel video dei sub

Le immagini esclusive a Quarta Repubblica: la porta stagna in sala macchine sembra chiusa

Il super yacht di lusso Bayesian, considerato inaffondabile, giace ora in fondo al mare davanti alla costa di Porticello dopo il tragico naufragio del 19 agosto scorso, che ha visto la morte di 7 persone, inclusi il magnate Mike Lynch e sua figlia. Nel corso di una tempesta improvvisa, l’imbarcazione ha incontrato il suo destino, alimentando molteplici teorie sulla causa dell’affondamento, complice anche il profilo controverso di Lynch, noto per i suoi legami con i servizi segreti internazionali.

“Quarta Repubblica”, il programma condotto da Nicola Porro su Rete 4, ha ottenuto l’accesso a immagini esclusive del relitto, registrate dai sommozzatori che hanno potuto esplorare l’interno del Bayesian nei giorni immediatamente successivi al ritrovamento dell’ultimo corpo. Le immagini trasmesse presentano una visuale del ponte superiore della nave e delle scale dirette al garage e alla sala macchine, così come altre parti dell’imbarcazione, intorno alla quale si concentrano le indagini della magistratura siciliana.

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Nonostante siano passati quasi due mesi dall’incidente, molteplici questioni rimangono senza risposta, dalla causa esatta dell’affondamento alle condizioni del grande albero e del portellone di poppa, che inizialmente si pensava fossero stati fattori decisivi nella tragedia. Da dove è entrata l’acqua che ha fatto inabissare il Bayesian? Le nuove informazioni ottenute da Quarta Repubblica suggeriscono che il portellone fosse chiuso, contrariamente a quanto supposto precedentemente. A confermarlo ci sono le foto raccolte dal capitano dell’altra nave presente sul posto, la Sir Baden Powell, che a poche ore dal naufragio ha navigato a fianco del grande veliero per permettere ai suoi ospiti di guardarlo. Negli scatti realizzati dai passeggeri, i portelloni del Bayesian sembrano chiusi come peraltro confermato dalle dichiarazioni dello stesso comandante della Sir Baden Powell e dall’equipaggio della nave affondata. Adesso a supportare questa teoria ci sono anche i video pubblicati da Quarta Repubblica, dove non sembrano vedersi portelloni aperti. Come fa notare l’ingegnere Sergio Cutolo, peraltro, se il portellone fosse stato aperto i sommozzatori sarebbero entrati da lì anziché dalle scalette del ponte.

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I video mostrano anche l’ingresso dei sommozzatori nella sala macchine e nella plancia di comando attraverso una porta stagna che, dalle immagini, sembra chiusa. Il bottone verde che serviva per aprirla ovviamente non funziona più. Ma i sub hanno dovuto “forzare” la porta per entrare, sintomo probabilmente che è stata trovata chiusa.

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Il veliero, realizzato dalla “Perini”, era considerato un gioiello dell’ingegneria nautica prima del suo tragico destino. Nonostante le avanzate tecnologie di bordo, la tempesta ha avuto la meglio, e ora il relitto sembra nascondere ancora molti segreti, inclusi gli hard disk di Lynch, che potrebbero contenere dati sensibili.

Le indagini condotte dalla procura di Termini Imerese hanno identificato tre indagati: il capitano James Cutfield, il marinaio Matthew Griffiths e l’ufficiale di macchina Tim Parker Eaton, ai quali è stato permesso di lasciare l’Italia. Interrogativi sorgono sulla preparazione dell’equipaggio e sulle decisioni prese quella notte.

In aggiunta, il sistema AIS, che avrebbe dovuto tracciare la posizione della nave, è risultato difettoso, gettando ulteriore incertezza sulla ricostruzione degli eventi e su una possibile mancanza di controllo nella navigazione del Bayesian quella notte.

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