Commenti all'articolo Benigni a Sanremo, il trionfo dell’Italia cattocomunista
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Raffaello Ferrentino
9 Febbraio 2020, 13:44 13:44
Avevo chiesto al sig.Biffi di chiarirmi perche’ la tesi di fondo del Dott. Gervasoni fosse fondata su un paralogismo. Non mi ha risposto. Devo dire subto che,fin dall’ inizio, ho sospettato che Bifi si sia comportato come Don Abbondio con Renzo: abbia cioe’ usato una sorta di latinorum pseudo- filosofico per “intortare” i malcapitati lettori. Tutti li’ a dire: quel caspita di Gervasoni ci vuole rifilare una tesi viziata da un sillogismo consapevolmente falso! Meno male che il Biffi lo ha smascherato! In realta’ non c’ e’ nessun sillogismo, ne’ vero ne’ falso. Ci sono due tesi contrapposte: i cattocomunisti dicono che far entrare la feccia clandestina e’ un bene, una risorsa; a destra pensiamo che invece sia un danno sia per l’ Africa che per l’ italia. Fra le due tesi non viene costituita nessuna correlazione logica e quindi non c’ e’ sillogismo. Biffi ha usato un termine di cui, probabilmente,non conosce neppure il significato solo per impressionare il lettore. Avrebbe potuto dire, per esempio che lui vuol fare entrare cani e porci perche’ ospita i clandestini a spese dello Stato -cioe’ vostre: che suo cognato ha delle terre e schiavi a 3 euro l’ ora in nero sono benvenuti; che le prostitute nigeriane a 10 euro risolvono una richiesta sociale; che ci deve pur essere qualcuno che smercia… Leggi il resto »
Nick
8 Febbraio 2020, 23:04 23:04
un articolo vergognoso per stile e contenuto. Sminuire un attore di si grande valore soltanto perche’ non appoggia un vergognoso Salvini, sminuisce certamente il valore di questo giornalista anti-cattolico, anti-cristiano, anti-umano
Valter
8 Febbraio 2020, 17:22 17:22
Ecchecacchio Gervasoni, ma cosa ci combina ? L’ “incorente uso dell’apostrofo” da lei non ce lo saremmo mai aspettato ! E non bastasse si mette pure a fare un “trito e discutibile paralogismo” ! Stia attento in futuro perché qui abbiamo un hairineggchecker che non gliela farà passare liscia. E tantomeno si permetta di esprimere una sua opinione che non sia condivisa dal signor “ipsedixit” Nicola Biffi, altrimenti non sarà che un “paralogismo”, nonché “trito e discutibile”.
Nicola Biffi
8 Febbraio 2020, 13:45 13:45
Marco Gervasoni è un frustrato che ormai scrive per consolare quelli che soffrono di frustrazioni uguali alle sue. Fra l’altro, scrive anche con scarsa lucidità (cfr. “con l’Italia de sinistra ritrovatatisi”) e rispetto dell’ortografia (“un’italia”; “le sue performance”), della punteggiatura e della sintassi più pertinente (“dove lì”), per non dire dell’incoerente alternanza nell’uso dell’apostrofo (“un’Italia; “dell’Italia”; “l’Italia”) e dello iato (“questa Italia”; “la annessione alla Italia”; “alla Italia”), dell’inutile e fastidiosa enfasi rimarcata dal grassetto o della tragicomica fruizione di termini allogeni (“il finto coltismo”).
Si obietterà che sono “quisquilie” – come avrebbe detto un Totò nelle vesti gervasoniane di Buster Keaton – e che la forma conta molto meno della sostanza dell’articolo in specie (che di fatto si riassume e si sublima nel trito e discutibile paralogismo “l’Italia post cattocomunista pensa che far entrare tutti gli immigrati sia fare del bene, quando in realtà è azione massimamente perniciosa, perché priva di forza e di energie l’Africa e impoverisce e distrugge la comunità italiana”).
Sennonché Gervasoni è un docente e in quanto tale dovrebbe sentirsi in dovere di scrivere in maniera comunque adeguata all’altezza del suo impareggiabile insegnamento, non nel modo più consono a un suo allievo insofferente anche di quello.
Ennio
8 Febbraio 2020, 11:20 11:20
Toc, Toc
Il pensiero è tutto concentrato nel Toc, Toc
E bravo chi fa Toc, Toc
IOR
8 Febbraio 2020, 10:56 10:56
Purtroppo la Rai scrive palinsesti pensando che gli italiani siano tutti come li dipinge Zalone. E i numeri talvolta le danno ragione.
Una tv dove primeggiano gaglioffi del giornalismo deviato, della politica e dell’intrattenimento.
Agisce ancora peggio, poi, quando si dà arie di cultura, sconfinando nella promozione di tutte quelle forme di arte degenerata per compiacere la cerchia fanfarona dei pensanti atei cioè cattocomunisti cioè poveracci, verso i quali occorrerebbe invece pregare per la loro conversione all’unico Dio che è il Padre nostro e di Gesù. Amen!
Avevo chiesto al sig.Biffi di chiarirmi perche’ la tesi di fondo del Dott. Gervasoni fosse fondata su un paralogismo. Non mi ha risposto. Devo dire subto che,fin dall’ inizio, ho sospettato che Bifi si sia comportato come Don Abbondio con Renzo: abbia cioe’ usato una sorta di latinorum pseudo- filosofico per “intortare” i malcapitati lettori. Tutti li’ a dire: quel caspita di Gervasoni ci vuole rifilare una tesi viziata da un sillogismo consapevolmente falso! Meno male che il Biffi lo ha smascherato! In realta’ non c’ e’ nessun sillogismo, ne’ vero ne’ falso. Ci sono due tesi contrapposte: i cattocomunisti dicono che far entrare la feccia clandestina e’ un bene, una risorsa; a destra pensiamo che invece sia un danno sia per l’ Africa che per l’ italia. Fra le due tesi non viene costituita nessuna correlazione logica e quindi non c’ e’ sillogismo. Biffi ha usato un termine di cui, probabilmente,non conosce neppure il significato solo per impressionare il lettore. Avrebbe potuto dire, per esempio che lui vuol fare entrare cani e porci perche’ ospita i clandestini a spese dello Stato -cioe’ vostre: che suo cognato ha delle terre e schiavi a 3 euro l’ ora in nero sono benvenuti; che le prostitute nigeriane a 10 euro risolvono una richiesta sociale; che ci deve pur essere qualcuno che smercia… Leggi il resto »
un articolo vergognoso per stile e contenuto. Sminuire un attore di si grande valore soltanto perche’ non appoggia un vergognoso Salvini, sminuisce certamente il valore di questo giornalista anti-cattolico, anti-cristiano, anti-umano
Ecchecacchio Gervasoni, ma cosa ci combina ? L’ “incorente uso dell’apostrofo” da lei non ce lo saremmo mai aspettato ! E non bastasse si mette pure a fare un “trito e discutibile paralogismo” ! Stia attento in futuro perché qui abbiamo un hairineggchecker che non gliela farà passare liscia. E tantomeno si permetta di esprimere una sua opinione che non sia condivisa dal signor “ipsedixit” Nicola Biffi, altrimenti non sarà che un “paralogismo”, nonché “trito e discutibile”.
Marco Gervasoni è un frustrato che ormai scrive per consolare quelli che soffrono di frustrazioni uguali alle sue. Fra l’altro, scrive anche con scarsa lucidità (cfr. “con l’Italia de sinistra ritrovatatisi”) e rispetto dell’ortografia (“un’italia”; “le sue performance”), della punteggiatura e della sintassi più pertinente (“dove lì”), per non dire dell’incoerente alternanza nell’uso dell’apostrofo (“un’Italia; “dell’Italia”; “l’Italia”) e dello iato (“questa Italia”; “la annessione alla Italia”; “alla Italia”), dell’inutile e fastidiosa enfasi rimarcata dal grassetto o della tragicomica fruizione di termini allogeni (“il finto coltismo”).
Si obietterà che sono “quisquilie” – come avrebbe detto un Totò nelle vesti gervasoniane di Buster Keaton – e che la forma conta molto meno della sostanza dell’articolo in specie (che di fatto si riassume e si sublima nel trito e discutibile paralogismo “l’Italia post cattocomunista pensa che far entrare tutti gli immigrati sia fare del bene, quando in realtà è azione massimamente perniciosa, perché priva di forza e di energie l’Africa e impoverisce e distrugge la comunità italiana”).
Sennonché Gervasoni è un docente e in quanto tale dovrebbe sentirsi in dovere di scrivere in maniera comunque adeguata all’altezza del suo impareggiabile insegnamento, non nel modo più consono a un suo allievo insofferente anche di quello.
Toc, Toc
Il pensiero è tutto concentrato nel Toc, Toc
E bravo chi fa Toc, Toc
Purtroppo la Rai scrive palinsesti pensando che gli italiani siano tutti come li dipinge Zalone. E i numeri talvolta le danno ragione.
Una tv dove primeggiano gaglioffi del giornalismo deviato, della politica e dell’intrattenimento.
Agisce ancora peggio, poi, quando si dà arie di cultura, sconfinando nella promozione di tutte quelle forme di arte degenerata per compiacere la cerchia fanfarona dei pensanti atei cioè cattocomunisti cioè poveracci, verso i quali occorrerebbe invece pregare per la loro conversione all’unico Dio che è il Padre nostro e di Gesù. Amen!