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Berlusconi, due idee per allontanare le sirene pentastellate

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Col suo atteggiamento da “Mister No”, Giggino Di Maio rischia di isolarsi anche col Quirinale, che non mette veti su nessuno, e di ottenere il risultato contrario a quello che vorrebbe: riportare al centro della scena Silvio Berlusconi, anche dopo le intelligenti aperture di Matteo Salvini.

Tutti auspichiamo la riabilitazione del Cav. Quando ciò avverrà Berlusconi potrebbe essere di nuovo il protagonista con una sua golden share del possibile governo Lega-5 Stelle. Ha rinnovato Forza Italia, come fece nel 2007 fondando il Pdl, e ora potrebbe avere due opzioni per aggregare pure i 48 parlamentari del gruppo misto: un Partito della Nazione o, meglio ancora, il Ppe italiano, guidato in una prima fase dalle capigruppo di Camera e Senato, Maria Stella Gelmini ed Anna Maria Bernini e dal Presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani.

Di Maio, che studiava da “statista de noantri”, finirebbe così in un angolo, essendo diventato per lui difficile non parlare con chi si richiama all’Ue e a quei valori che in certa misura dice di condividere.

Berlusconi cerca da tempo di assemblare una coalizione moderata che argini i populismi e tranquillizzi l’Ue. Ci è riuscito in parte, federandosi con gli eletti di Lorenzo Cesa, il più leale dei suoi alleati, ed è un percorso che ha già dato i suoi frutti con l’elezione di Elisabetta Casellati Presidente del Senato.

Ma non basta per fermare i grillini. Gli stessi Salvini e Meloni potrebbero convergere in un secondo momento verso il nuovo soggetto. D’altronde già è così in Germania, dove, all’interno della Dc tedesca, la Cdu bavarese soddisfa l’ala più intransigente e di destra.

Ecco perché, con Forza Italia rinnovata, le sirene pentastellate avranno vita difficile. Si sbloccalo stallo, e Berlusconi torna fondamentale per la formazione di un governo con suoi ministri d’area. Ma forse è proprio questo che Di Maio non vuole, terrorizzato dall‘idea di dover andare sul serio a Palazzo Chigi. Aspettiamo fiduciosi la riabilitazione di Berlusconi per nuovi colpi di scena, a cui il Cavaliere ci ha abituato.

Luigi Bisignani, Il Tempo 8 aprile 2018