Super Mario
A restare fermo a Palazzo Chigi sarà infine Mario Draghi, che ha ben capito come l’aria intorno a lui stia cambiando. Comincia a non essere più sicuro del suo ruolo super partes e di deus ex machina anche perché dallo scenario di crisi economica post Covid, dov’era un gigante, si sta passando a quello più vischioso della politica estera. E questo proprio alla vigilia del G20, che deve presiedere trovandosi nel bel mezzo del Triangolo delle Bermuda di Usa, Cina e Russia. Per la prima volta nella sua vita di primo della classe non si sente affatto sicuro di essere all’altezza delle aspettative, ora che pure la sua amica Angela Merkel andrà in pensione. Il nervosismo a Palazzo è ormai palpabile se perfino Paola Ansuini, sua portavoce, l’ex ruolo – si parva licet – di Rocco Casalino, comincia a centellinare i giornalisti legittimati a fare domande al premier.
E ora che con la presidenza del G20 si naviga in mare aperto e con i suoi fraterni amici di Washington così in difficoltà, per Super Mario è un momento complicato, aggravato dai ministri ormai in costante guerra tra loro su tutti i dossier più delicati, dall’immigrazione alla salute, dalla scuola alla rete. Meglio, dunque, restarsene a Palazzo Chigi e non spiccare il volo verso il Quirinale, rischiando di venire impallinato. Prodi docet.
Luigi Bisignani, Il Tempo 29 agosto 2021