Ma è nelle politiche legate al contrasto del Covid che l’inquilino della Casa Bianca ha visto affondare la sua popolarità, già inizialmente non così clamorosa. Nel 2020, in un discorso pubblico pronunciato a Tampa, in Florida, il neo eletto presidente aveva proclamato: “Io non stroncherò l’economia, stroncherò il virus”. A ottobre, tuttavia, gli Usa registravano più morti Covid dell’anno precedente: 376.200 nel 2021 con Biden al comando rispetto ai 353.000 del 2020 con in carica Trump e senza l’ausilio di vaccini e terapie. Rispetto all’allarme sulla variante Omicron, che non ha causato ancora un morto negli Usa, oggi il 69,4% degli elettori dichiara di non volere nessuna imposizione vaccinale.
Tutti i fallimenti della coppia Biden-Harris
Quello che inchioda il presidente è qualcosa che va oltre il fallimento delle tante azioni intraprese, tra cui spicca il disastroso ritiro dall’Afghanistan, con la morte di 13 militari e l’abbandono di centinaia di civili “esposti” alle vendette dei talebani. La mancanza di feeling con gli americani è qualcosa che si respira a pelle, oltre che si ascolta nei cori di stadio (“Let’s Go Brandon”).
Il punto lo coglie l’editorialista del New York Post, Miranda Devine, ospite domenica su Fox News: “Appena eletto Joe Biden dichiarò di voler unificare l’America, pacificare i rossi e i blu. Oggi questi elettori sono più divisi che mai. Biden ha premuto, consapevolmente, sul tasto dell’odio e della divisione contro 75 milioni di sostenitori di Trump definendoli “suprematisti bianchi” e “terroristi domestici”. Ha sguinzagliato l’Fbi contro i genitori che a scuola contestano l’insegnamento gender. Invece di riunire il Paese, ha esacerbato le divisioni tra gli americani e, in modo non aderente alla realtà, ha identificato i non vaccinati con gli elettori repubblicani (mentre la quota maggiore di non vaccinati è tra gli afro americani, ndr). Biden appare come un uomo anziano ai suoi ultimi giorni. Spinto dall’odio verso chiunque sia in disaccordo con lui, il suo risentimento è palpabile anche nelle apparizioni pubbliche, in cui è sempre arrabbiato, urla e ha un atteggiamento punitivo verso i cittadini molto inquietante”.
A differenza del carisma emanato dai suoi predecessori Clinton e Obama, Biden è privo di leadership e di empatia. È un “uomo-macchina” della politica, scelto per bloccare la candidatura del radicale Bernie Sanders. L’immagine di politico non divisivo e capace di attirare i voti dei moderati, alla realtà dei fatti si è sgretolata. L’immagine di Biden affettuoso padre di famiglia, conclude Devine “è stata creata ad arte dai media, che avrebbero dovuto fargli, preventivamente, una due diligence”.
Beatrice Nencha, 22 dicembre 2021