Ve lo ricordate quando Matteo Salvini esibiva il suo rosario ai comizi? A sentirsene più infastiditi non erano stati gli atei, bensì i cattopiddini della nuova Chiesa progressista e buonista.
Padre Antonio Spadaro, direttore della Civiltà Cattolica, il portavoce semiufficiale del Papa, sbottava: “La coscienza cristiana, a mio avviso, dovrebbe sussultare con sdegno”. E poi: “Se prima si dava a Dio quel che invece sarebbe stato bene restasse nelle mani di Cesare, adesso è Cesare a impugnare e brandire quello che è di Dio”. Famiglia Cristiana coniava l’etichetta di “sovranismo feticista”. Si era scomodato persino il Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, con un commento incredibile: “Invocare Dio per se stessi è sempre molto pericoloso”.
Vergine di Guadalupe
Ma indovinate un po’ cos’è successo qualche giorno fa? Sapete cos’ha fatto il cattolico Joe Biden, nuovo presidente americano, quello capace di mandare in brodo di giuggiole le nostre gerarchie ecclesiastiche, durante un bilaterale via Web con il presidente messicano, Andrés Manul López? Ha tirato fuori il rosario, citando la sua visita alla Vergine di Guadalupe: “Ho ancora il rosario che mio figlio indossava quando è morto”, ha detto, estraendolo da un sacchetto nero. Tragico e commovente, certo: il figlio Beau morì di cancro nel 2015. Ma ci domandiamo: dov’è adesso Spadaro, tanto attento alla politica americana, da aver notato, mesi fa, che Biden, sulla scrivania, ha una foto con Francesco? Dov’è il cardinale Parolin? Dov’è Famiglia Cristiana? Dov’è Avvenire, che si lamentava del cattolicesimo di Salvini, “distante dal magistero del Papa”?
Strano cattolicesimo
Già, perché il cattolicesimo di Biden non è che sia perfettamente in linea con la dottrina della Chiesa. Per dire: poco più di un mese fa, il vegliardo presidente aveva firmato un memorandum per cancellare le restrizioni imposte da Donald Trump all’aborto praticato a domicilio e all’estero, giudicandole “un attacco all’accesso alla salute per le donne”. E ha nominato ministro della Salute il transgender Rachel Levine, noto sostenitore della transessualità infantile e dei farmaci per bloccare la pubertà nei bimbi con presunta “disforia di genere”.
Tutto questo, secondo Avvenire e compagnia, è in linea con “il magistero del Papa”? Oppure, poiché l’amministrazione Biden è pro immigrazione, i cattocomunisti vaticani se ne fottono dei bimbi non nati? Peraltro, anche su questo tema, l’agenda del successore di Trump si preannuncia straripante d’ipocrisia. Il Segretario per la Sicurezza nazionale, Alejandro Mayorkas, ha infatti precisato che ai messicani “diciamo: non venite adesso”, perché gli Usa ancora non sono in grado di “garantire un processo ordinato per gli arrivi”. O magari il punto è che il rosario, che certi cattolici “adulti” evidentemente considerano solo un simbolo apotropaico, lo può sgranare solo chi ha patito un lutto, come forma di terapia psicologica? Peraltro, non era nemmeno la prima volta che Sleepy Joe tirava fuori la coroncina. Tanto che il magazine gesuita America, durante la campagna per le presidenziali, lo celebrava addirittura come l’uomo che “porta sempre il rosario dovunque vada”. Forse, se il rosario è di sinistra, invocare Dio per se stessi non è più un pericolo mortale. O no, cardinale Parolin?
Insomma, padre Spadaro, adesso che Biden somiglia un po’ al Truce Salvini, ce lo fa un tweet su Cesare e Dio? Lei si preoccupava, giustamente, di chi “nomina Dio invano”. È per non correre questo rischio, che voi cattolici chic, anziché di fede e salvezza dell’anima, vi siete messi a parlare solo di accoglienza, intelligenza artificiale ed ecologia?
Alessandro Rico, 4 marzo 2021