A Washington, all’atteso appuntamento Nato, tutti gli occhi sono puntati su Joe Biden. Non potrebbe essere altrimenti: dal confronto con Donald Trump in poi, il presidente americano è stato progressivamente scaricato dal mondo democratico e tutto lascia presagire un passo indietro dalla candidatura alle presidenziali di novembre contro il tycoon. Le gaffe si sono moltiplicate con il passare dei giorni e anche a Washington non sono mancate. Ma questa volta è stata una figuraccia semplicemente clamorosa.
Nel momento cruciale della campagna, con decine di dem in campo per chiedere un suo passo indietro, Biden ha confuso Volodymyr Zelensky con Vladimir Putin. Ecco il suo intervento nel corso dell’evento Nato: “Ora il presidente dell’Ucraina che ha molto coraggio e determinazione: signore e signori, il presidente Putin”. La faccia del presidente ucraino è tutta un programma, almeno fino alla correzione di Biden: “Putin? No, presidente Zelensky, sono talmente concentrato su Putin, è quello di cui dobbiamo comunque preoccuparci”. Il presidente statunitense ha poi aggiunto, buttandola sul ridere: “Sei decisamente molto meglio”.
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Gli altri leader mondiali sono intervenuti in soccorso di Biden. “Tutti abbiamo dei lapsus. È preciso sui dossier, li conosce bene”, ha minimizzato il presidente francese Emmanuel Macron. Così, invece, il premier Giorgia Meloni: “L’ho visto bene, è lucido ma evito le ingerenze, con lui un ottimo vertice Nato”. Va però detto che, oltre a spacciare Putin per Zelensky, ha pure confuso Kamala Harris con Donald Trump. E certo tutto hanno dei lapsus, ma pochi leader al mondo ne incamerano un filotto come lui. Al quale, peraltro, e la cosa non può lasciarci indifferenti, è affidata di fatto la guida del mondo Occidentale.
A prescindere da ciò, le prossime ore potrebbero essere decisive. Senza il sostegno dei vertici dem e senza i fondi per la campagna, non è da escludere un clamoroso passo indietro a meno di quattro mesi dal voto. La sinistra ha le idee chiare: senza il cambio di cavallo Trump avrà vita facilissima, le condizioni di Biden non consentono di sperare in una rimonta. E le alternative non mancano, a partire dalla tanto sponsorizzata Michelle Obama, con l’ex presidente Barack pronto a recitare un ruolo da protagonista dietro le quinte. Lui, però, non sembra voler demordere: “Sono la persona più qualificata per battere Trump. Non ho intenzione di ritirarmi, a meno che qualcuno non mi dimostri che non ho la possibilità di vincere, dati alla mano. Ma nessun sondaggio sostiene questo fatto e la campagna è appena agli inizi”.
Un altro brutto segnale per Biden arriva dai bookmakers. Dopo la figuraccia con Zelensky, le quote legate al cambio di candidato sono crollate. In particolare, sono scese le quotazioni della già citata Obama, di Kamala Harris e di Gavin Newsom. E lo sappiamo, difficilmente i bookies sbagliano…
Franco Lodige, 11 luglio 2024
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