Joe Biden, il presidente degli Stati Uniti, ha destato nuove preoccupazioni sulla sua età e la sua salute nel corso di un evento privato di raccolta fondi tenutosi a New York, dove avrebbe ripetuto la stessa storia quasi parola per parola in pochi minuti. Il fatto è stato riportato dal “Daily Mail”.
Biden ripete della stessa storia
Biden ha raccontato, come fa spesso, di come gli eventi di Charlottesville, in Virginia, nel 2017, e la reazione di Donald Trump, lo abbiano motivato a candidarsi alla Casa Bianca. Il racconto si riferiva all’11 agosto 2017 quando suprematisti bianchi e neonazisti si riunirono nella città, dando inizio a scontri che si protrassero fino al giorno successivo. Joe Biden, che si trovava a New York per l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, partecipava alla raccolta fondi ospitata da Amy Goldman Fowler, esperta di sicurezza alimentare, presso la sua abitazione.
Secondo una relazione del pool della Casa Bianca, l’intervento del Presidente era iniziato poco dopo le 16.00 di fronte a circa due dozzine di persone. Dopo aver parlato brevemente del suo bilancio economico, aveva riflettuto sulla sua decisione di candidarsi alla presidenza e indicato gli eventi di Charlottesville come motivo della sua campagna. Tuttavia, pochi minuti dopo, avrebbe raccontato la stessa storia, quasi parola per parola.
Le continue gaffe di Biden
Il Presidente Biden, noto per le sue molte gaffe, negli ultimi tempi ha commesso una serie di errori, incluso quello all’ONU dove ha urtato contro una bandiera brasiliana e quindi è sembrato perdersi sulla scena, non riuscendo a stringere la mano al presidente del Brasile.
Questi recenti fatti si inseriscono in un quadro già noto. L’auto-definizione di Biden come “macchina delle gaffe” risale a qualche anno fa e, paradossalmente, da allora il numero di strafalcioni del leader democratico è aumentato in maniera esponenziale. Non si tratta solo di errori verbali, ma di veri e propri scivoloni che hanno sollevato diversi interrogativi sulla sua capacità di ricoprire il ruolo di Presidente degli Stati Uniti.
Tra tali errori, spiccano quello avvenuto durante la sua visita a Hanoi, in Vietnam, dopo il G20 a Nuova Delhi, quando ha esordito con un “Good evening, Vietnam“, formula che richiama l’urlo del dj dell’aviazione americana, Adran Cronauer, durante la guerra del Vietnam, e i molteplici confusi riferimenti a Volodimyr Zelensky, presidente dell’Ucraina, erroneamente chiamato “Vladimir”.