Ok, tutti i siti, compresi i più autorevoli, seguendo la campagna e cercando di capire gli umori dei votanti sfornano a ripetizione sondaggi i più affidabili dei quali, stante il sistema elettorale Usa, riferiscono a proposito dei singoli Stati. Dobbiamo davvero tenerne conto e se così è in quale misura?
Un riferimento storico a tale riguardo. Nel 1980, a duecento trentasette giorni dal voto – pressappoco quanti ne mancano oggi – il Presidente uscente Jimmy Carter precedeva lo sfidante Ronald Reagan di quattordici punti percentuali.
Ebbene, nell’Election Day il repubblicano prevalse di dieci. Un errore (vogliamo dire un differenza?) davvero notevole: ventiquattro punti!
Mauro della Porta Raffo
Presidente onorario della Fondazione Italia USA