Bill Ackman, il miliardario che dichiara guerra al woke

Nemesi del politicamente corretto, lo squalo della finanza darà vita a una fondazione per combattere l’antisemitismo

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Bill Ackman

Elon Musk è uno dei grandi avversari della religione woke negli Stati Uniti, ma non è l’unico. Nemesi del politicamente corretto, Bill Ackman sta emergendo come uno dei protagonisti della guerra culturale tra conservatori e progressisti e sta raccogliendo ampi consensi non solo per il suo modus operandi estremamente aggressivo. Squalo della finanza, il cinquantasettenne è il suo modus operandi estremamente aggressivo ed ha condotto una grande battaglia per far cacciare la rettrice afroamericana di Harvard (“sua” università) Claudine Gay, rea di aver minimizzato gli episodi di antisemitismo all’interno dell’università dopo il 7 ottobre. Travolta anche dallo scandalo plagio, la paladina della sinistra è stata costretta ad un passo indietro, ma Ackman non s’è fermato lì.

Bill Ackman è uno dei principali oppositori della DEI, sigla di diversity, equity, and inclusion (diversità, equità e inclusione), presunto strumento per tutelare le categorie discriminate poi trasformatosi in arma di discriminazione nei confronti di bianchi, asiatici ed ebrei. Il miliardario, ebreo ortodosso, ha definito la DEI come “antiamericana” e in più di un’occasione ha puntato il dito contro i progressisti woke rei di alimentare il “razzismo contro i bianchi“. Senza dimenticare la crociata contro i gruppi studenteschi di sinistra, colpevoli di “sostenere il terrorismo” incitando ad Hamas.

Dopo aver finanziato generosamente Harvard, Bill Ackman ha annunciato di essere al lavoro per dare vita a una fondazione per combattere l’antisemitismo e riformare l’istruzione superiore. Intervenuto ai microfoni di Andrew Ross Sorkin alla CNBC, ha rivelato che si tratterà di un “think-and-do tank”: “A breve costituirò un’organizzazione per concentrarmi esattamente su ciò che sta succedendo. … Studieremo questi problemi. E troveremo soluzioni ai problemi e le implementeremo”. Bill Ackman ha aggiunto: “Tutto è iniziato con l’antisemitismo nel campus, e poi mi sono preoccupato della governance ad Harvard… Poi ho preoccupazioni più ampie sull’istruzione superiore in generale. Penso che queste siano questioni molto importanti. E queste sono questioni su cui occorrerà concentrare le risorse”.

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Un progetto ambizioso, ma il miliardario non è per nulla spaventato, anzi: ha confermato di voler mettere mano al portafoglio per costruire “una squadra seria”, così da affrontare problemi così seri in “modo molto aggressivo”. Con buona pace dei soliti soloni fan della cultura del “risveglio”, più attenti alle stupidaggini che alle questioni serie che hanno un impatto sulla società.

Massimo Balsamo, 13 gennaio 2024

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