Dall’altra l’agente che ha sparato a David Shaver se ne sta silenziosamente in pensione a 30mila dollari l’anno. E questo sarebbe il paese del “razzismo sistematico”? Ora direte che non si può valutare un discorso così complesso sulla base di due episodi. Ed avete perfettamente ragione. Per numeri e statistiche fattuali vi rimando al prossimo articolo (e vedrete sono piuttosto sorprendenti).
Spero però sia almeno chiaro come la narrativa che in questi giorni ha portato proteste, distruzioni e saccheggi in molte città americane (la maggior parte delle quali, da decenni, in mano al partito democratico) sia fatta di episodi. O meglio, ad una selezione molto conveniente di fatti ed episodi tutti indirizzati a rinfocolare, piuttosto che a stemperare, le tensioni razziali in America e in futuro, se non già ora, anche in Europa.
Stefano Varanelli, 6 giugno 2020