Cronaca

Boccia attacca la moglie di Sangiuliano, le femministe non fiatano

L’imprenditrice si scaglia contro la moglie dell’ex ministro: “Non sono stata nominata per capriccio di una donna”

Nell’intervista di Luca Telese e Marianna Aprile alla signoria Maria Rosaria Boccia c’è una cosa a cui non potevo credere. Boccia dice di non essere stata nominata al ministero per un capriccio di una donna. Ed il capriccio di chi sarebbe? Della moglie di Sangiuliano.

Voi vi rendete conto? Stiamo ad un elemento di squallore che, per quanto tipico di tutti quanti i tradimenti, ha dello straordinario. Tutto il mondo è fatto di queste miserie umane, ma il punto sostanziale è che se da un lato le miserie umane dei privati cittadini vengono considerate miserissime, dall’altra oggi passa in sordina il fatto che Boccia si è permessa di dire che il suo mancato incarico è dovuto al “capriccio di una donna”. D’altronde, lei subisce delle ingiustizie tremende. È un’eroina, laureata, ma querelata dalla Milano Fashion Week perché si era auto-attribuita dei titoli che evidentemente non si rispecchiano la realtà.

Alla fine, la situazione è molto più semplice di quanto si pensi. È persino banale: 100 persone devono essere nominate e Sangiuliano ha rotto le balle a buona parte dei poteri romani. Ciononostante, non si è munito di mutande d’amianto, bensì è stato facile preda di una ricattatrice. Il vero problema, che io trovo affascinante, è che si dice che adesso Sangiuliano sarebbe sotto ricatto. Sotto ricatto Sangiuliano? Certo, è sotto ricatto perché la ricattatrice potrebbe mandare in giro o a noi giornalisti qualche registrazione dove magari Sangiuliano, tornato dopo una riunione di lavoro, si incontrava con Boccia e diceva “oh, quella rompicoglioni della Meloni”.

Allora perché non definiamo Boccia semplicemente per quello che è? È una ricattatrice. È una che voleva ottenere qualche cosa, ma ha ottenuto pochissimo se non fare fuori un ministro.

Nicola Porro, dalla Zuppa di Porro del 7 settembre 2024

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