Articoli

Bonaccini, il big di provincia che punta a scalare il Pd - Seconda parte

A livello d’immagine non può esserci nulla di più lontano dai giochi di palazzo romani, dai mai intermessi posizionamenti e riposizionamenti delle forze politiche e dei tanti aspiranti leaderini che riempiono la scena capitolina, dalla partita giocata su uno scacchiere che ha al suo centro non i problemi effettivi del Paese ma la prossima elezione dell’inquilino del Quirinale. Da liberali, il modello Bonaccini, paternalistico e collettivistico, non può piacerci. Ma ammettiamo che se nel Partito democratico  vincessero le tendenze che egli rappresenta, ci troveremmo di fronte a un avversario duro e coriaceo. Il che forse imporrebbe anche a noi di centrodestra di risolvere una volta per tutte certe permanenti incongruenze presenti nel nostro campo e che rischiano di tenerci per lungo tempo lontani dai banchi del governo.

Corrado Ocone, 25 giugno 2020

PaginaPrecedente
PaginaSuccessiva
Iscrivi al canale whatsapp di nicolaporro.it
la grande bugia verde

SEDUTE SATIRICHE