E quando si ha un ministro degli Esteri che parla a malapena l’italiano o un Presidente di commissione con la quinta elementare poi non ci si deve lamentare perché in quel caso il furto non è il bonus, ma l’intero stipendio rubato carpendo la buona fede degli elettori.
Perciò basta indignazione pelosa, votiamo No al referendum perché diminuire non significa migliorare e quando andremo, speriamo prestissimo, al voto votiamo consapevolmente scegliendo le persone per le loro qualità senza fidarci pedissequamente degli schieramenti in campo. La maturità dell’elettorato è l’unica garanzia contro l’inconsistenza degli eletti.
Antonio De Filippi, 11 agosto 2020