Non è consentito ai sabotatori della pubblica sicurezza come le mafie di beneficiare di una clemenza figlia della negligenza e del lassismo di Stato.
Il potere pubblico non può permettersi di apparire debole nella contrapposizione a chi ha operato per destabilizzare la sicurezza collettiva, evitando di insudiciare la memoria suggellata dal sangue dei soldati della legalità.
Andrea Amata, 28 aprile 2020