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Bravo Sileri, che stronca gli avvoltoi della seconda ondata - Seconda parte

Ha detto il governo pechinese: “Al vaccino ci pensiamo noi, lo stiamo già testando sui militari”. Avranno pensato i poveri militari: adesso ci tocca pure fare da cavie per colpa di una dittatura che ha rimosso i medici coscienziosi mentre copriva gli scienziati pazzi che venivano blindati da gerarchi folli che erano sostenuti da informatori di regime che tacevano e mentivano sui contagi già in atto che stavano falcidiando una metropoli di 10 milioni di persone che erano saltate fuori non si sa come da porcherie ricavate da pipistrelli e topi volanti che al mercato mio padre comprò.

C’è gran sfiga nell’aria: una voglia bruciante di nuove morìe, senza neppure aver compreso quelle vecchie quanto a cause, dinamiche, errori, sfondoni. Perché finché c’è Covid c’è Speranza, e pure Giuseppi: resta il governo e resta la coalizione di desperados che lo coagula. Sileri però si distingue ogni volta che può, memore del fatto che scienza deve far rima con coscienza: non con obbedienza. Proprio per questo, la domanda sorge spontanea: che ci fa uno come lui nei 5Stelle? La risposta, amico mio, soffia nelle scie chimiche, la risposta soffia nelle scie chimiche.

Max Del Papa, 2 luglio 2020

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