Breve dialogo su comunismo e libertà

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A- Perché critichi il comunismo?

B- Perché è il principale dispositivo illiberale che sia stato concepito.

A- In cosa consiste?

B- Nel credere che ci sia un sapere superiore che giustifichi l’ingerenza statale nella vita intellettuale e morale degli uomini.

A- È un’impostura?

B- Può essere molte cose: impostura, illusione, alibi. E si ripete perché sono tutte disposizioni umane che creano miti.

A- Come si riconoscono?

B- Mantenendo fermo il principio liberale della limitazione del potere, qualunque potere, compreso quello conoscitivo. Quando si vuole penalizzare la libertà espressiva, quando si vuol negare la libertà morale di autodeterminarsi, quando si giustifica l’ingerenza dello Stato nella vita individuale e civile si pretende l’impossibile: il possesso di una conoscenza superiore che determini l’unione mitica di Verità e Potere. Un dispositivo totalitario tipico della Modernità.

La vera emergenza? Riguarda la cultura e la vita morale.

Il green pass ci riporta alla vita normale. Esclude i non vaccinati, ossia gli anormali, dalla vita civile. Trasforma la vita civile in vita incivile. Trasforma la scienza medica in scientismo e lo eleva a metodo di governo. Introduce la discriminazione per legge. Ci porta ad un passo dalle leggi razziali.

Precisazione per i fanatici: mi sono vaccinato.

Ma se il vaccino non protegge totalmente; se il green pass è una forma di discriminazione; se le chiusure non si possono più praticare eccetera eccetera, allora, come se ne esce? Con calma, pazienza, ragionevolezza, considerando bene numeri e realtà che non sono per nulla drammatici, evitando la politica e il giornalismo terroristici e senza illudersi che via sia una soluzione definitiva. Per questi motivi non possono essere assunti e non dovevano essere assunte decisioni contrarie alla Costituzione. Il potere assoluto, non essendo supportato da un sapere assoluto, non è né giustificabile né attuabile. È solo un inganno che abusa di sé, di chi ci crede e di chi finge di crederci. Dunque? Dunque, nessuno si può sgravare per quanto voglia della sofferenza e della libertà.

Questi della legge Zan – il PD – hanno tanto livore che se facessero una legge, come dicono, contro l’odio dovrebbero farla contro sé stessi. Questa benedetta legge che mira a rieducare i sentimenti – come se le leggi avessero per scopo la “rieducazione” – passerebbe facilmente con una maggioranza schiacciante se i livorosi accettassero, secondo il metodo parlamentare, alcune modifiche in linea con la Costituzione. Ma non vogliono per due motivi:

1- perché la legge non deve essere di tutti ma esclusivamente loro (secondo l’inclusione che esclude e il bene che odia) ;

2- perché con la legge bocciata possono indicare i colpevoli (Renzi, la Lega), secondo la regola vittimistica dell’eterna lotta di classe del risentimento.

La mia definizione del Pd è sempre attuale: il partito del potere inutile.

Gli attivisti di Black lives matter invece di inginocchiarsi per la libertà di Cuba e dei cubani, si inginocchiano per il regime castro-comunista.

Questi, se potessero, trasformerebbero le democrazie liberali in gulag.

Giancristiano Desiderio, 19 luglio 2021

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