Dopo la disfatta dei partiti di maggioranza alle elezioni europee, il presidente della Francia Emmanuel Macron ha sciolto l’Assemblea Nazionale e ha disposto il ritorno alle urne. Appuntamento il 30 giugno per il primo turno e il 7 luglio per il ballottaggio. I dati del voto per il Parlamento europeo hanno premiato la destra di Marine Le Pen, che potrebbe finalmente invertire rotta. Proprio per scongiurare questo “pericolo” la sinistra ha schierato i suoi influencer, in prima fila i calciatori, che anziché pensare all’Europeo sono scesi in conferenza stampa per fare propaganda.
Kilian Mbappè e Marcus Thuram non hanno parlato della sfida contro l’Austria, ma hanno dedicato il loro tempo a fare appelli anti-Le Pen. Ognuno è libero di fare quello che vuole, sia chiaro, ma stonano queste filippiche da parte di milionari che non hanno mai dedicato nemmeno cinque minuti alla società, a partire dalle classi più povere, quelle che hanno abbandonato la gauche caviar per sposare il progetto concreto e privo di fuffa della Le Pen. Tranchant l’aspirante premier del Rassemblement National Jordan Bardella: “Ho molto rispetto per i nostri calciatori, siano essi Marcus Thuram o Kylian Mbappè, che sono icone del calcio e icone della gioventù. Ma bisogna rispettare i francesi, bisogna rispettare il voto di tutti”.
Soffermandosi sui calciatori della Francia sopra citata, Bardella ha rimarcato che quando si ha la fortuna di avere uno stipendio miliardario, ci si dovrebbe vergognare a dare lezioni a gente che non riesce più ad arrivare a fine mese, che non si sente più sicura, che non ha la possibilità di vivere in quartieri iperprotetti dagli agenti di sicurezza. Parole forti, chiare, mirate. E in effetti fa un certo effetto sentire Mbappè, che non ha mai proferito mezza parola sui soldi del Qatar che riempiono il suo conto bancario, diventare un influencer qualunque per supportare Macron e i suoi scagnozzi.
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Le uscite scomposte dei calciatori blues ha scosso anche la Federazione calcistica transalpina. Il presidente Philippe Diallo non ha nascosto una certa irritazione per quegli interventi politici: “Ho sempre detto che garantisco loro la libertà di espressione”, “ma i principi associativi della Federazione implicano che si debbano evitare dibattiti di carattere politico e religioso e garantire un principio di neutralità” e “alcuni giocatori sono andati oltre nelle loro posizioni”. Parole di buonsenso, considerando che i principi associativi della FFF implicano che si debbano evitare dibattiti di carattere politico e religioso e garantire un principio di neutralità.
Franco Lodige, 19 giugno 2024
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