Ecco, io trovo veramente agghiacciante un siffatto e reiterato appello all’autocensura da parte di Severgnini, soprattutto in considerazione del fatto, assolutamente decisivo, che non stiamo parlando di un virus, il Sars-Cov-2, che manda chiunque lo incontri in terapia intensiva o all’obitorio. Semmai è la martellante propaganda del giornale unico del virus, di cui il notista del Corriere della Sera costituisce un esempio preclaro, che tende a fuorviare l’opinione pubblica, spacciando una malattia grave solo per una ristretta fascia della popolazione, la quale ora fortunatamente può contare anche su un vaccino, per una sorta di piaga d’Egitto del terzo millennio.
Certo, per chi continua a trarre beneficio politico e professionale, da questo clima di insensato terrorismo, basato attualmente su un tasso di letalità che in questo inizio d’inverno sembra in linea con quella dell’influenza stagionale, non può che preoccupare l’iniziativa di un anziano accademico il quale, con ammirevole energia e coraggio, sta cercando di riportare il dibattito nazionale ad una condizione di accettabile equilibrio, tanto sul piano scientifico che costituzionale.
Claudio Romiti, 2 dicembre 2021