Politica

Caivano, Meloni mantiene la promessa: mega blitz contro i criminali

Stamattina controlli a tappeto di 400 agenti interforze nei luoghi dello stupro

Giorgia Meloni Caivano

“Contro la criminalità procederemo sempre spediti e senza esitazioni”. Così ha dichiarato il presidente del Consiglio Giorgia Meloni sul suo profilo Twitter, annunciando una maxi operazione di pattugliamento del Parco Verde di Caivano che coinvolge 400 agenti interforze.

Il maxi blitz

Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza sono i protagonisti di un controllo straordinario ad “Alto Impatto”, eseguito contemporaneamente da centinaia di operatori delle forze dell’ordine coordinate. Il servizio è finalizzato all’esecuzione di numerose perquisizioni, all’identificazione di persone e veicoli sospetti e a controlli di natura amministrativa. Contribuiscono alla messa in sicurezza dell’area i reparti specializzati delle forze di polizia, i cinofili antidroga dei carabinieri e le Api dei Carabinieri. Essenziale anche la supervisione aerea di un elicottero del Reparto Volo.

Un governo law & order

Dopo pochi giorni dalla visita di Giorgia Meloni a Caivano, il governo ha intrapreso misure ferree di contrasto alla criminalità. “Oggi è iniziata l’operazione di bonifica del Parco Verde di Caivano”, ha dichiarato la premier. “La maxi operazione iniziata questa mattina all’alba – per la quale ringrazio tutte le Forze dell’Ordine coinvolte – è solo l’inizio di quel lungo percorso che il governo si è impegnato a portare avanti per ripristinare legalità e sicurezza e per far sentire forte la presenza dello Stato ai cittadini. E gettare così le basi per la ricostruzione sociale e la rinascita del territorio. (…) Affinché in Italia non ci siano più zone franche.” È chiara l’impronta law & order che Meloni ha voluto imprimere all’azione del suo esecutivo.

I più maliziosi potrebbero pensare al termine “bonifica” come ad una reminiscenza del regime mussoliniano. C’è un curioso precedente politico: alle elezioni comunali di Roma del 1993 Gianfranco Fini, candidato per il Msi, propose “la bonifica delle aree degradate”. Apriti cielo: il suo sfidante, Francesco Rutelli, condannò per settimane l’uscita dell’allora segretario missino, “l’uomo nero”. Speriamo che, per una volta, il pugno di ferro contro l’illegalità e la delinquenza non venga tacciato di fascismo.

Lorenzo Cianti, 5 settembre 2023