Parto con un paio di doverose premesse. È risaputo che gli scudetti non si vincono in estate e talvolta il calciomercato fornisce indicazioni fuorvianti con club che partono con i favori del pronostico ma poi non sempre raggiungono gli obiettivi per i quali erano accreditati. Allo stesso tempo siamo soltanto a fine luglio ed il mese di agosto potrebbe rimescolare le carte regalandoci sorprese e colpi di scena fino al gong della sessione. Volendo però fare un bilancio della prima fase del calciomercato 2023 nostrano, non possiamo non evidenziare l’operato del Milan che assume una valenza ancora maggiore se si considerano le premesse iniziali, certamente non esaltanti.
Ricordiamo infatti che il mese di giugno si era caratterizzato per un paio di eventi che avevano generato non pochi malumori nell’ambiente rossonero; in primis la rottura del sodalizio professionale tra la coppia Maldini-Massara ed il club con quest’ultimo che aveva optato per una svolta a livello dirigenziale affidando all’AD Furlani e al capo dello scouting Moncada le chiavi del mercato. A seguire poi la trattativa con il Newcastle che aveva portato alla cessione di Tonali per la cifra record di 80 milioni di euro privando il Milan di uno dei fari della propria mediana nonché del probabile capitano del futuro della squadra.
Questi fatti avevano gettato alcune “ombre” sulle future strategie del club alimentando anche i timori su possibili altre cessioni eccellenti (es. Theo Hernandez o Magnien) nella medesima sessione; a fare da sfondo a tutto questo il rammarico per non essere riusciti a mettere sotto contratto lo svincolato Marcos Thuram, che alla fine ha scelto di accasarsi sull’altra sponda dei Navigli. Se quindi qualche perplessità era in parte legittima, l’inedita coppia Furlani-Moncada ha poi dimostrato sul campo le proprie capacità imprimendo un deciso cambio di passo al mercato del Milan che si è guadagnato con pieno merito il ruolo di protagonista indiscusso della prima fase del calciomercato.
Pur avendone già parlato diffusamente è giusto sottolineare la rivoluzione del centrocampo rossonero dove la cessione di Tonali ha finanziato gli arrivi di Loftus-Cheek, Pulisis e Rejinders cui probabilmente si aggiungerà a breve un quarto nome. Obiettivo numero uno è Musah (classe 2002) del Valencia con gli spagnoli che stanno per ora resistendo agli affondi del Milan; da non scartare poi l’opportunità rappresentata da Dominguez (classe 1998) del Bologna, in scadenza nel 2024 e per il quale i felsinei chiedono una cifra attorno ai 15 milioni di euro. Il rebus attacco è stato sciolto puntando su Okafor (acquistato dal Salisburgo) in qualità vice Giroud; il classe 2000 è un profilo di assoluto interesse, molto gradito a Pioli, che potrà far rifiatare il francese e all’occorrenza affiancarlo. L’elvetico ha sicuramente margini di crescita e non potrà che trarre beneficio nel suo percorso di maturazione dalla vicinanza ad un bomber di razza come Giroud.
Sempre per la fase offensiva, l’arrivo dell’esterno nigeriano classe 1999 Samuel Chukwueze dal Villarreal, garantirà una dose aggiuntiva di corsa ed imprevedibilità all’attacco rossonero. Un tridente con al centro Giroud in qualità di terminale supportato da Leao a sinistra e da Chukwueze (o Pulisic) a destra non può che suscitare grande interesse e curiosità. Più in generale, ciò che ha colpito finora del mercato rossonero è stata l’abilità del club nell’andare con decisione su obiettivi chiari e precisi e di riuscire a chiudere le operazioni con rapidità evitando coinvolgimenti in possibili aste al rialzo.
Allo stesso tempo, come dimostra l’operazione Okafor, il club ha saputo lavorare a fari spenti su un calciatore il cui nome è uscito all’ultimo, praticamente poco prima delle visite mediche ed il cui acquisto è stato poi ufficializzato in tempi brevissimi. Detto di un mercato in entrata finora eccellente ora servirà lavorare con grande determinazione anche sugli esuberi. Ballo Touré, Origi e Rebic hanno la valigia in mano e la loro cessione, oltre a permettere un risparmio in termini di monte ingaggi (il belga guadagna 4 milioni di euro netti a stagione) garantirebbe un “tesoretto” extra da reinvestire sul mercato.
Saelemaekers e Messias dal canto loro avranno sempre meno spazio nello scacchiere di Pioli ed almeno uno dei due potrebbe partire, entrando magari in uno scambio con altri club. Il caso più spinoso da gestire è senza dubbio quello di De Ketelaere, acquistato per circa 35 milioni di euro nell’estate 2022 e reduce da una stagione fallimentare in cui ha ampiamente deluso le attese. Il Milan non vuole e non può permettersi una minusvalenza ma attualmente l’appeal del centrocampista sul mercato è piuttosto limitato e ancora non si intravede l’incastro che possa garantire ai rossoneri una cessione vantaggiosa.
Qualora CDK non uscisse a titolo definitivo il Milan potrebbe valutare un prestito ad un club (magari di serie A) che possa garantirgli un minutaggio elevato e possibilmente un ruolo da titolare con l’obiettivo primario di rilanciare il ragazzo. Il nuovo corso rossonero targato Furlani-Moncada esce quindi promosso a pieni voti da questa prima fase di calciomercato; come sempre sarà poi il responso del campo a decretare l’impatto dei nuovi e saranno soprattutto i risultati sportivi della prossima stagione a dirci il livello di efficacia della strategia di mercato adottata.
Tuttavia, al netto di ogni doverosa cautela, è innegabile che il Milan versione 2023-2024 abbia già una fisionomia chiara e di assoluto interesse e la sensazione è che i nuovi innesti a disposizione di Pioli arrivati dal calciomercato, tendenzialmente giovani (Loftus-Cheek è il più “vecchio” con i suoi 27 anni) e dotati di un ottimo potenziale abbiano tutte le caratteristiche tecniche e tattiche per fare grandi cose in rossonero. In termini di fisicità, intensità e dinamismo il passo in avanti rispetto alle ultime stagioni è evidente così come l’aumentato ventaglio di soluzioni tattiche a disposizione del tecnico per un Milan che vuole rilanciare le proprie ambizioni puntando dritto allo scudetto (obiettivo seconda stella) e ad un grande percorso in Champions League.
Enrico Paci, 27 luglio 2023