Ben vengano quindi le politiche di sostenibilità, che fra l’altro potranno dare un respiro riconvertendola a molta nostra industria in difficoltà. Ma ciò avvenga senza catastrofismi, senza costruttivismi e ingegnerismi sociali, e favorendo un processo dal basso fatto di sensibilizzazione e attenzione concreta al proprio territorio e alla propria “casa” (per dirla con Roger Scruton, il grande pensatore conservatore da poco scomparso).
Perché il problema è sempre lo stesso: se anche l’ecologia diventa un’ideologia e la salvezza assume connotati e toni millenaristici, ciò dipende dal predominio della cultura di sinistra nel nostro mondo. Molti, non essendo più spendibile il millenarismo marxista, pensano di aver trovato nell’ambientalismo à la Greta un succedaneo a buon mercato. Ma se un Dio è fallito, tragicamente, il monito è a non cercare di trovarne altri sulla terra. Meglio guardare in cielo!
Corrado Ocone, 29 settembre 2020