La Ripartenza

Esclusivo

“Cancel culture e woke? La libertà dell’artista è sacra”

Il direttore d’orchestra Beatrice Venezi alla Ripartenza 2024 di Bari: “Anche Puccini vittima di censure e revisionismi”

Beatrice Venezi boccia senza appello lo spartito del politicamente corretto e della cultura woke. “Stona decisamente”, sentenzia il direttore d’orchestra, ospite speciale alla Ripartenza 2024 di Bari e protagonista sul palco del teatro Petruzzelli di una “singolar tenzone” con l’amico Pietrangelo Buttafuoco. A margine dell’apprezzata performance, Venezi ha rimarcato gli effetti deleteri della cancel culture applicata alla musica e in particolare all’opera lirica, che recentemente è stata proclamata Patrimonio immateriale dell’Unesco.

“Anche il grande genio Giacomo Puccini, di cui nel 2024 ricorre il centenario, è stato vittima di censure e in tempi recenti di revisionismo, di una miopia che tende a non vedere l’arte nella sua qualità completa e tende a non considerare il periodo storico in cui determinate opere sono state scritte”, ha spiegato a Nicolaporro.it Beatrice Venezi, che sul palco della Ripartenza ha ricordato proprio la figura del compositore toscano. L’antidoto contro questa assurda deriva ideologica? “La cultura e il pensiero critico”. E poi bisogna sempre rispettare la libertà dell’artista, senza pregiudizi e cercare di connotarla politicamente dall’esterno.

“La conoscenza delle cose permette di approcciarsi a queste ultime con libertà di pensiero, con libero arbitrio, con un pensiero critico. Se non si conosce, questo non pu￲ avvenire”, ha aggiunto ancora il direttore Beatrice Venezi.

Marco Leardi, 15 luglio 2024

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