Commenti all'articolo Cannabis libera. Ma chi fuma si paga le cure?
Torna all'articolo
47 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
Riccardo
13 Settembre 2021, 9:31 9:31
ribadisco il commento che avete evitato di pubblicare: caro professore, le cure le pagherà lo stesso sistema che le garantirebbe a lei, nel caso in cui, e di certo non glielo auguro, si presentassero futuri problemi di fegato a causa dei troppi aperitivi a cui non manca di presenziare. E ci mancherebbe altro!
Riccardo
11 Settembre 2021, 19:57 19:57
Le cure le garantisce lo stesso sistema che le pagherebbe a lei, se dovesse manifestarsi, e certo non glielo auguro, qualche problemino al fegato a causa di tutti gli aperitivi a cui non manca di partecipare. E ci mancherebbe altro.
Elenas
10 Settembre 2021, 17:12 17:12
Un paio di riflessioni ai commenti precedenti:
1) legalizzare =levare il monopolio alla mafia e combatterla: ma siamo poi così sicuri di ciò? O la mafia riuscirebbe invece a diventare con appalti vari ‘statale’ e quindi non ce ne libereremo mai?
2) tutti i drogati cominciano con la cannabis
3) ma quale ‘fascino del proibito’? Se mo me la posso coltivare a casa o comprare in negozio, che non lo faccio più perché è legale e non ha più fascino? Anzi, eliminando il ‘proibito’ (e quindi dando la percezione di una cosa del tutto normale) e lo sbattimento del cercare uno spacciatore senza farsi beccare, magari i consumatori aumenteranno, no?
Victor
10 Settembre 2021, 16:58 16:58
La logica in mano ai comunisti è come un elastico che si tira un po’ qui e un po’ là, a seconda della convenienza. Vecchia storia!
Emanuele
10 Settembre 2021, 10:10 10:10
Concordo, oggi la priorità non è certo la marijuana. Come giustamente nota lei, ne fanno una questione di salute per il Covid ma non se si tratta di marijuana – a cui aggiungerei anche alcol e sigarette che hanno un peso ben maggiore sul SSN rispetto allo spinello. Tuttavia le chiedo: perché sono libero di bruciare le mie cellule cerebrali con l’alcol o riempire di sostanze tossiche i miei polmoni con una sigaretta ma non con una canna?
Solo gli USA hanno speso più di 1.000 miliardi negli ultimi 50 anni nella “war on drugs”. Risultato? Il consumo di stupefacenti è aumentato.
Siamo sicuri che il proibizionismo funzioni?
Benny
10 Settembre 2021, 8:01 8:01
Purtroppo la distopia è entrata nella realtà. E la dissonanza cognitiva, perseguita fin dai tempi del 18 politico all’università, ma ormai un risultato della pessima scuola pubblica degli ultimi trent’anni, è la regola. Per questo e per altro, troppo lungo da esporre qui, non meravigliamoci se non ci si rende conto dei danni delle droghe. Che furono definite leggere solo per sdoganarle col tempo. Ad ogni modo l’ennesima arma di distrazione (e di distruzione) di (e della) massa
ribadisco il commento che avete evitato di pubblicare: caro professore, le cure le pagherà lo stesso sistema che le garantirebbe a lei, nel caso in cui, e di certo non glielo auguro, si presentassero futuri problemi di fegato a causa dei troppi aperitivi a cui non manca di presenziare. E ci mancherebbe altro!
Le cure le garantisce lo stesso sistema che le pagherebbe a lei, se dovesse manifestarsi, e certo non glielo auguro, qualche problemino al fegato a causa di tutti gli aperitivi a cui non manca di partecipare. E ci mancherebbe altro.
Un paio di riflessioni ai commenti precedenti:
1) legalizzare =levare il monopolio alla mafia e combatterla: ma siamo poi così sicuri di ciò? O la mafia riuscirebbe invece a diventare con appalti vari ‘statale’ e quindi non ce ne libereremo mai?
2) tutti i drogati cominciano con la cannabis
3) ma quale ‘fascino del proibito’? Se mo me la posso coltivare a casa o comprare in negozio, che non lo faccio più perché è legale e non ha più fascino? Anzi, eliminando il ‘proibito’ (e quindi dando la percezione di una cosa del tutto normale) e lo sbattimento del cercare uno spacciatore senza farsi beccare, magari i consumatori aumenteranno, no?
La logica in mano ai comunisti è come un elastico che si tira un po’ qui e un po’ là, a seconda della convenienza. Vecchia storia!
Concordo, oggi la priorità non è certo la marijuana. Come giustamente nota lei, ne fanno una questione di salute per il Covid ma non se si tratta di marijuana – a cui aggiungerei anche alcol e sigarette che hanno un peso ben maggiore sul SSN rispetto allo spinello. Tuttavia le chiedo: perché sono libero di bruciare le mie cellule cerebrali con l’alcol o riempire di sostanze tossiche i miei polmoni con una sigaretta ma non con una canna?
Solo gli USA hanno speso più di 1.000 miliardi negli ultimi 50 anni nella “war on drugs”. Risultato? Il consumo di stupefacenti è aumentato.
Siamo sicuri che il proibizionismo funzioni?
Purtroppo la distopia è entrata nella realtà. E la dissonanza cognitiva, perseguita fin dai tempi del 18 politico all’università, ma ormai un risultato della pessima scuola pubblica degli ultimi trent’anni, è la regola. Per questo e per altro, troppo lungo da esporre qui, non meravigliamoci se non ci si rende conto dei danni delle droghe. Che furono definite leggere solo per sdoganarle col tempo. Ad ogni modo l’ennesima arma di distrazione (e di distruzione) di (e della) massa