Appunti sudamericani

Caos Bolivia, contadini minacciati se non protestano

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Evo Morales Bolivia © SandraMatic tramite Canva.com

Tensione alle stelle in Bolivia: i contadini minacciati dai cocaleros di Evo Morales se non bloccano le strade

I manifestanti solidali con l’ex presidente costringono anche i lavoratori che non scendono in strada a pagare un pizzo. Oggi sono saliti a 25 i punti di blocco nel paese, due i morti e 32 i poliziotti feriti. Situazione drammatica nella provincia di Cochabamba, dove c’è la narcolandia del Chapare, feudo di Morales. Qui i blocchi durano da 9 giorni e per questo manca cibo, la benzina e il gas per cucinare se non si appoggia Morales. Almeno 5mila i «soldati cocaleros» di Evo con pietre e bastoni. «Danno loro trasporti gratuiti e sono pagati con cibo per loro e le famiglie affinché continuino i blocchi», ha denunciato ieri il viceministro degli Interni della Bolivia, Jhonny Aguilera.

Il blocco delle strade è per interessi politici, personali ed elettorali che cercano di sovvertire le decisioni costituzionali dopo che la Corte Suprema ha tolto l’assurdo diritto di Morales alla elezione perpetua in quanto «non è un diritto umano il potersi ricandidare all’infinito». Evo invece si vuole ricandidare per la quinta volta alla presidenza nel 2025, da cui i blocchi ed il caos mentre lo stesso Morales ha già fatto sapere che chiederà all’Onu di intervenire nella sentenza che annulla la sua “rielezione infinita”.

Brasile: svolta nell’assassinio di Marielle Franco, il killer ha indicato come mandante un noto politico di Rio de Janeiro

Dopo sei anni, il caso di Marielle Franco sembra aver raggiunto una svolta. Il suo assassino, Ronnie Lessa, ha rivelato che il mandante dell’atroce omicidio è stato Domingos Brazão, attuale consigliere della Corte dei Conti di Rio. La consigliera della Camera municipale di Rio e attivista per i diritti umani fu assassinata il 14 marzo 2018 insieme al suo autista. Ex consigliere e deputato dello stato di Rio per cinque mandati consecutivi tra il 1999 e il 2015, Brazão è una figura molto discussa. In soli otto anni, dal 2006 al 2014, si è arricchito del 1.000%, aumentando il suo patrimonio da 600mila euro a 5 milioni di euro. Nel 2011 è stato accusato di aver comprato voti attraverso una ONG a lui collegata.

Nel 2014 è stato denunciato per aver minacciato la giornalista e allora deputata Cidinha Campos cui disse “Ho già ucciso un delinquente, ma non ancora una delinquente”, confermando l’omicidio anche in un’intervista alla tv Globo ed adducendo la legittima difesa. Brazão era stato rimosso dalla Corte dei Conti dopo l’arresto per corruzione nel quadro dell’operazione Lava Jato . “Se si confermasse che Brazão è stato effettivamente il mandante della morte di Marielle, è impossibile non immaginare che il delitto avrebbe potuto essere evitato, poiché nel marzo 2017, quasi un anno prima della morte della consigliere, Domingos Brazão era in galera”, ha commentato uno dei magistrati della Lava Jato, Deltan Dallagnol.

La confessione di Lessa non è stata ancora analizzata né approvata dalla Corte Superiore di Giustizia perché Brazão gode dell’immunità grazie alla sua posizione. All’inizio della sua vita politica, Brazão apparteneva al Partito Liberale (PL) di Bolsonaro, poi è passato all’ex Partito Laburista Brasiliano (PTdoB) oggi Avanti, e infine si è unito al Movimento Democratico Brasiliano (MDB), attualmente al governo con Lula.

Haiti: mandato di arresto per la moglie del presidente ucciso nel 2021

Il giudice Walther Wesser Voltaire, il magistrato haitiano incaricato di supervisionare le indagini sull’uccisione di Jovenel Moïse, ha emesso un mandato di arresto per la vedova dell’ex presidente, assassinato nella sua camera da letto nel cuore della notte tre anni fa. Martine Moïse, era con il marito nella loro residenza privata con i loro due figli quando gli assassini hanno fatto irruzione e gli hanno sparato a morte. Sopravvissuta all’attacco era stata trasportata in ambulanza nel sud della Florida e curata al Jackson Memorial Hospital prima di tornare a Port-au-Prince.

L’ex first lady ha rifiutato la richiesta di comparire davanti a Voltaire, che voleva interrogarla sull’attacco, e ha chiesto il suo allontanamento. Il mandato di arresto è stato emesso per questa sua mancata comparizione davanti al giudice Voltaire.

Paolo Manzo, 31 gennaio 2024


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