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Caos olimpico, dopo Khelif ora Yu Ting: il gesto “femminista” sul ring scatena la polemica

La bulgara Svetlana Staneva perde ai punti e si rifiuta di salutare l’avversaria fermata dall’Iba come l’algerina

Negli ultimi giorni, il palcoscenico olimpico di Parigi è diventato l’epicentro di accesi dibattiti, soprattutto nel settore della boxe femminile, dove le polemiche riguardanti i test biochimici e la legittima partecipazione di determinate atlete hanno acceso gli animi, portando all’attenzione pubblica tematiche sensibili legate allo sport e alla giustizia competitiva.

La vicenda che ha catalizzato l’attenzione riguarda le atlete Imane Khelif e Yu Ting Lin, che, dopo essersi distinte nelle fasi iniziali del torneo, si sono ritrovate al centro di un intenso caos mediatico. Le polemiche hanno preso il via con Imane, che ha battuto per ritiro l’azzurra Angela Carini, e in seguito hanno investito anche  Yu Ting Lin, atleta taiwanese, che oggi ha vinto contro la bulgara Svetlana Staneva, un match che ha provocato reazioni e proteste da parte di quest’ultima.

Questo confronto tra Lin e Staneva è stato notevole non soltanto per l’esito, ma anche per le dinamiche che lo hanno caratterizzato. Sebbene il match sia iniziato su un piano di parità, Yu Ting Lin ha gradualmente preso il sopravvento, conquistando la vittoria. Ciò nonostante, il vero combattimento è sembrato svolgersi al di fuori del ring, con Staneva che ha manifestato il proprio disaccordo rifiutando di congratularsi con la sua avversaria e incrociando le braccia a forma di X, in segno di protesta. Il gesto pare volesse dire che l’unica donna in campo, con cromosomi XX, in quel caso era lei.

Le contestazioni di Staneva hanno messo in luce presunti dubbi sui requisiti fisici di Yu Ting Lin, considerati dalla bulgara non idonei per una competizione al femminile. Di fronte a queste critiche, Lin ha scelto di non replicare pubblicamente, focalizzandosi invece sulla preparazione per i prossimi incontri che potrebbero portarla a conquistare il titolo.

Nel contesto di queste tensioni, il Comitato Olimpico Internazionale ha preso posizione riguardo le controversie, denunciando l’invalidità dei test biochimici che avevano condotto alla squalifica delle atlete nei campionati mondiali passati da parte dell’IBA. Mark Adams, portavoce del CIO, ha espresso una critica verso tali test, mettendo in dubbio la loro affidabilità e legittimità.

Nonostante le polemiche, la prospettiva sportiva per Yu Ting Lin rimane promettente. L’atleta ha già assicurato per sé una medaglia di bronzo e si appresta a sfidare la turca Yildiz Kahraman nella semifinale; un successo in questa fase le permetterebbe di accedere alla finale, dove potrebbe incontrarsi con Imane Khelif o Janjaem Suwannapheng.