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Capezzone boccia l’omelia per Berlusconi: “Delpini furbo”

L’omelia del vescovo ai funerali del Cav fa discutere: elogio, oppure…

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L’omelia pronunciata da monsignor Delpini è stata costruita in modo furbo, perché suscettibile di interpretazioni opposte.

Un orecchio benevolo vi coglierà la naturale tensione di ogni essere umano alla gioia, al desiderio, alla dimensione terrena (su questo registro si muovono i primi due paragrafi). E, al momento della morte, c’è una doverosa e rispettosa sospensione di ogni giudizio, che spetta solo a Dio.

Ma un orecchio malevolo vi coglierà tutt’altro: la descrizione di esseri umani immersi nei vizi mondani, nell’apparenza, nella superficialità. Rispetto ai quali i paragrafi conclusivi dell’omelia restano freddi, duri, senza il calore di una carezza (che non si avvertiva nemmeno nel tono con cui l’omelia è stata pronunciata).

E in ogni caso com’è l’uomo d’affari secondo Delpini? “Guarda ai numeri e non ai criteri”. E così abbiamo liquidato il rapporto tra capitalismo e etica cristiana. Francamente (e rispettosamente), fatico a comprendere gli applausi e svariati elogi che ho letto qua e là.

Intanto, un pensiero affettuoso per Silvio Berlusconi e per chi gli ha voluto bene. RIP.

Daniele Capezzone, 14 giugno 2023

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