Politica

Cara Bompiani, sono un poliziotto: le smonto tutte le sue accuse

A Quarta Repubblica di Nicola Porro su Rete4, la signora Ginevra Bompiani ha dichiarato che gli immigrati negli hotspot “dalla mattina a sera vengono drogati da noi, dalla polizia”, ma “non per colpa sua” bensì “per colpa delle leggi del governo”. Sempre la Bompiani: “La legge dello Stato li vuole drogati dalla mattina alla sera” ed ancora “la polizia ubbidisce al governo” (dichiarazioni prese dall’articolo de Il Giornale).

Signora Bompiani e signori tutti di quella linea di pensiero, noi vorremmo proprio stare come voi e vedere una realtà distorta, chissà forse piena di fiorellini, farfalline e immaginazioni varie, invece di avere a che fare tutti i giorni con una realtà cruda e spietata dove invece di essere rispettati per i sacrifici che facciamo veniamo vessati e umiliati da chi non accetta leggi e regole e da chi, come voi, pur di accaparrarsi un paio di voti inventa fantastorie e getta fango su onesti lavoratori.

Signora Bompiani, ancor prima di dire bugie e menzogne, dovrebbe informarsi, altrimenti la gente poco istruita le potrebbe dare un minimo di credibilità: deve sapere che il momento delle terapie cui gli stessi migranti si sottopongono è un momento assolutamente privato e riservato, in cui c’è uno scambio diretto unicamente tra loro ed il personale sanitario. Un momento assolutamente “sacro” in cui i Poliziotti non possono, non vogliono e non devono entrare.

Sono i migranti trattenuti nei Cpr, molto spesso tossicodipendenti, che chiedono medicine ai medici oltre quelle che gli spettano per poi non ingerirle e rivendersele all’interno dei settori, molto spesso accade questo ed è un fenomeno che non si può controllare. Capita, piuttosto, che i Poliziotti debbano stazionare fuori la porta della sala medica per la sicurezza dei sanitari perché spesso gli stessi migranti chiedono più medicine e lo fann o aggredendo in maniera verbale (e non solo) i medici. E quando arriva lo psicologo, come accade in alcuni centri, molti di loro chiedono dosi massicce di farmaci.

Non sono né la polizia né i medici a “drogarli”, sono drogati del buonismo a cui sono stati abituati da questo dilagante perbenismo e da questa ipocrisia. A loro tutto é consentito, tutto é permesso, tutto é giustificabile, tutto é dovuto. Tra migranti e Poliziotti negli hotspot non c’è momento di contatto se non quando sono gli stessi migranti ad attaccare le Forze dell’Ordine. Ci sono telecamere dappertutto che dimostrano questa realtà che descrivo. Piuttosto, come i parlamentari di quella stessa linea di pensiero fanno continui sopralluoghi alla ricerca del benché minimo errore dei Poliziotti, invito gli stessi e tutti gli altri a venire a vedere in quale stato lavoriamo noi Poliziotti.

A Ponte Galeria, ad esempio, uno dei migranti è stato arrestato due giorni fa per lesioni e resistenza a tre colleghi Carabinieri hanno riportato sette giorni di prognosi… subito rimesso lì dal giudice dopo la direttissima. Questo ci dà un desolante senso di impotenza e loro ne approfittano ancor di più. Come sempre, è facile parlare senza conoscere la realtà, come sempre si regala una distorta realtà.

Andrea Cecchini
Italia Celere

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