Da una parte c’è chi si impegna nella valorizzazione e rigenerazione del patrimonio artistico e culturale italiano e internazionale. Dall’altra c’è chi invece imbratta monumenti e palazzi, mosso dal furore ideologico. Gianluca De Marchi, CEO Urban Vision, appartiene ovviamente alla prima categoria. “La rigenerazione urbana – spiega infatti l’imprenditore – è nel nostro dna. Siamo nati come restauro sponsorizzato vent’anni fa, finanziando il restauro di oltre 400 tra monumenti ed edifici privati pubblici”. E adesso per la media company fondata nel 2004 la nuova frontiera è quella del digitale, per “connettere i contesti urbani, le persone e i loro contenuti”.
“Stiamo rilasciando una nuova applicazione che permetterà l’interazione dei cittadini con gli schermi nelle città, per dare anche loro la possibilità di avere una voce in più”, ha raccontato De Marchi a Nicolaporro.it nell’ambito della Ripartenza 2024 di Bari, di cui è stato ospite. E gli ecovandali che, diversamente, pensano di comunicare un messaggio con blitz e imbrattamenti? Alla nostra domanda al riguardo, l’imprenditore è schietto: “Questa è un’assurdità. Il messaggio più sbagliato che si può dare è sostenere una causa attaccando il nostro patrimonio culturale, il nostro dna. L’Italia è straordinaria e non vedo perché si debba fare questo per sostenere una causa. Lasciamo in pace i monumenti italiani”.
Quanto all’andamento del mercato pubblicitario, ai nostri microfoni De Marchi ha osservato: “Per quanto riguarda l’Italia, l’anno era partito abbastanza bene. Adesso c’è stata una frenata, subito all’inizio dell’estate. Noi però siamo presenti in più Paesi, siamo anche in Spagna e in Inghilterra, dove va decisamente meglio. In Inghilterra la situazione politica non è favorevole, però il mercato si muove in modo indipendente. Comunque quest’anno cresceremo sicuramente a doppia cifra”.
Marco Leardi, 23 luglio 2024
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