Cronaca

L'omicidio

Caro Gino Cecchettin, non candidarti

Il padre di Giulia Cecchettin ha annunciato di voler lasciare il lavoro per dedicarsi ad un impegno civico

Gino Cecchettin funarali giulia

Sarà lento e doloroso il ritorno alla vita di tutti i giorni per i cari di Giulia Cecchettin. A due giorni dal funerale della 22enne uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta, il padre Gino ha annunciato di voler prendere una pausa dal lavoro. La conferma è arrivata dal diretto interessato con una lettera su Linkedin. “Ai miei clienti, fornitori, amici e colleghi. È con grande dolore che condivido con voi un momento di pausa dal mio lavoro, profondamente segnato dalla recente perdita di mia figlia Giulia”, le sue parole rivolgendosi ai colleghi. Ma non solo.

“Permettetemi di testimoniare l’importanza di prenderci una pausa quando la vita ci mette alla prova in modi inimmaginabili. Sto anche riflettendo su un nuovo impegno civico che accompagnerà i miei viaggi”, ha aggiunto Gino Cecchettin: “Desidero incanalare il dolore in azioni positive, che possano aiutare chi si trova nelle stesse situazioni di Giulia. Vi ringrazio per il vostro sostegno e vi chiedo gentilmente di rispettare il mio bisogno di prendermi questa pausa per elaborare il lutto e ricominciare con rinnovato impegno. Sinceramente”.

Difficile ipotizzare l’impegno civico a cui fa riferimento il padre di Giulia Cecchettin, ma la speranza è che non si tratti di una discesa in campo politico. Negli ultimi giorni il signor Gino è diventato un esempio per gli uomini, per padri, fidanzati e figli, con le sue parole piene di amore e naturalmente di dolore. L’ipotesi di un’avventura in politico rovinerebbe tutto ciò, a prescindere dallo schieramento (anche se dalle femministe, ieri, è partita la gara per buttarla in politica). La visibilità può aiutare in certe tragedie, ma potrebbe anche offuscare il buon senso. Non crediamo – e speriamo – sia questo il caso, ma purtroppo mai dire mai.

Leggi anche:

L’ipotesi di una candidatura in casa Cecchettin ha già riguardato un’altra persona: parliamo di Elena, la sorella di Giulia. La sua reazione al terribile omicidio è stata particolarmente sopra le righe, con giudizi particolarmente severi sull’uomo e sul presunto patriarcato dominante, tanto da arrivare quasi ad accusare tutti i maschi di essere dei potenziali assassini. “Lo Stato non ci tutela e non ci protegge”, la sua accusa al governo. Filippiche sostenute convintamente dalla sinistra, tant’è che qualcuno ha ipotizzato una possibile corsa tra le fila Pd…

Franco Lodige, 7 dicembre 2023