Politica

Caro Mattarella, criticare il green pass non è antiscienza - Seconda parte

Il presidente della Repubblica mette nel mirino l’antiscienza. E perché in Uk non c’è il lasciapassare?

Ora, proprio per il suo ruolo di garante della Costituzione, ci aspetteremmo qualcosa di più completo dal Presidente della Repubblica, anche in considerazione dell’articolo 21 della stessa in cui è scritto sulla pietra che “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazione o censure.”

Ebbene, così come è sempre accaduto in ogni ambito, il dibattito e il confronto di idee e proposizioni diverse ha sempre rappresentato il principale motore del progresso tecnico e scientifico. Laddove è accaduto il contrario (pensiamo alle deliranti teorie dell’agronomo Lysenko, che in epoca stalinista contribuirono a devastare l’agricoltura russa), in cui un regime dittatoriale imponeva una unica verità scientifica, l’umanità ha compiuto drammatici passi indietro.

Ed è proprio in considerazione dell’estrema contraddittorietà delle misure coercitive che ci sono state fin qui imposte, le quali di quando in quando sono state modificate senza spiegarne in modo chiaro la ratio, che un ampio e libero dibattito assume un valore fondamentale, tanto sul piano scientifico che su quello democratico. E dalla più alta carica dello Stato, più che distinguere il campo degli studiosi e degli osservatori tra ortodossi ed eretici, ci aspettiamo proprio questo, ossia che egli promuova la libertà di pensiero a tutto campo.

Claudio Romiti, 22 novembre 2021

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