E poi, caro coetaneo, non ti abbattere se ti agiti quando ti informi e ad ogni ora ricevi una cattiva notizia sul mondo, pensi “perché va tutto male”, ti senti impotente se vedi i bambini morire ogni secondo in Africa, hai paura quando leggi degli uomini e le donne violenti che si uccidono l’un l’altro o ti scoraggi quando leggi che la tua Italia non è un paese per giovani, che è consigliabile lasciarla.
Staccati amico, staccati ogni tanto da quel pozzo di input che è il tuo cellulare, assapora il socratico “non sapere” per un attimo, rigenerati, rilassati, sii sereno, ce la farai.
Giulia Romana Zacutti, 21 novembre 2019