Commenti all'articolo Caro Porro, abbandonano gli anziani con la scusa del Covid
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12 Commenti
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Daniela
7 Ottobre 2020, 1:36 1:36
Se ne vanno in silenzio rifiutando cibo e idratazione. Mia mamma me la sono curata a casa per oltre 10 anni I primi due anni di pensione li ho passati chiusa in casa con lei, non volevo lasciarla con badanti, poi la situazione è diventata ingestibile, con la morte nel cuore ho dovuto prendere la decisione di inserirla in una residenza per anziani, ho cercato quella più a livello umano. Con mia sorella non abbiamo saltato un giorno dal farle visita cercando di tenere vivo quel piccolo barlume di lucidità che ancora a tratti le resta. Tre mesi senza poterla vedere, ma tutti i giorni la sento al telefono, perché aspetto quel raro giorno che mi dice ciao o mi dice una parola di senso compiuto. Ora per 20 minuti a settimana, con un maledetto plexiglass che ci separa riesco a vederla e lei, che non so come mai, ma ancora mi riconosce piange. Io vorrei buttare giù quel muro trasparente e correre ad abbracciarla, ma non si può e continuo a chiamarla tutti i giorni. Si passava pomeriggi interi insieme, si beveva il caffè o si mangiava il gelato assieme e sopratutto le parlavo tantissimo, le tenevo la mano anche in quei giorni che lei era nel so mondo. Sono reclusi loro che hanno fatto grande questa nazione, sono… Leggi il resto »
giuseppe
30 Settembre 2020, 13:31 13:31
condivisibilissimo, mi trovo nella stessa situazione al don uva di bisceglie. gente praticamente imprigionata dentro 4 mura, manco a fargli respirare l’aria salubre dell’estate in giardino. chiusi, praticamente una prigione senza porte. almeno i prigionieri in carcere possono vedere i parenti, loro no! dopo 1 quasi un mese di reclami lettere sono riuscito a vedere mio padre per 15 minuti, non lo vedevo da oltre 2 mesi! ma il peggio che ho tentato di mettermi in contatto con la regione puglia per cercare un interlocutore che mi faccia capire se sia lecito tutto ciò, ma niente, da 3 settimane cerco di contattare vari uffici della regione ma non risponde mai nessuno nè alle telefonate, nè alle mail, pare siano in smart working in tailandia o alle isole vergini. da denuncia alla finanza
Renata Salis
30 Settembre 2020, 10:18 10:18
E come va a finire?mi pare un sequestro di persona vero e proprio
Luciana
29 Settembre 2020, 21:23 21:23
Fortunati coloro che hanno ancora i genitori cui fare visita, oppure
coloro che vivono ancora in famiglia, tornando indietro nel tempo,
sono sicura che avrei molta più pazienza con mia madre, davo per
scontato di averla vicina ancora per tanto tempo, lei c’era sempre…
Ma la vita, si sa, va in modo diverso.
Patti
29 Settembre 2020, 18:52 18:52
Straziante e purtroppo non è l’unico caso, questo raccontato dalla signora Stefania.
Lo so che sono ahimè, le direttive anti pandemia, queste alle quali fanno capo ospedali e strutture sanitarie varie ma, con la scusa del Covid (vorrei sapere quanti tra gli operatori o altre figure che lavorano nelle RSA, ad esempio, si sottopone settimanalmente al tampone… visto che, poi, non fanno entrare i parenti dei loro “accuditi” nemmeno con certificato che attesta l’esito negativo del tampone) tutto viene bloccato. Anche l’affetto e l’amore di un figlio per il proprio genitore.
E se al posto di un genitore “anonimo” ci fosse stato il genitore di Di Maio, di Conte, di Arcuri o di uno dei tanti loro cari amici…, le porte di questa struttura sarebbero spalancate con tanto di tappeto rosso?
Che schifo di società…questa che ignora i malati, gli anziani e i bambini…
Al posto di queste figlie, mi rivolgerei ad un legale o, entrerei con la forza a costo di venire prelevata dai carabinieri, pur di assicurarmi dello stato di salute di mia madre.
Quando finirà questo patetico mimo da parte dello Stato che è ASSENTE in tutto ma…costringe i suoi cittadini alla distanza sociale…e alla distanza dai propri affetti?
Silvana
29 Settembre 2020, 18:44 18:44
Io ho pronto il flacone di pillole da prendere se vogliono ricoverarmi. Meglio qualche anno di meno ma finire tra le mie rose.
Se ne vanno in silenzio rifiutando cibo e idratazione. Mia mamma me la sono curata a casa per oltre 10 anni I primi due anni di pensione li ho passati chiusa in casa con lei, non volevo lasciarla con badanti, poi la situazione è diventata ingestibile, con la morte nel cuore ho dovuto prendere la decisione di inserirla in una residenza per anziani, ho cercato quella più a livello umano. Con mia sorella non abbiamo saltato un giorno dal farle visita cercando di tenere vivo quel piccolo barlume di lucidità che ancora a tratti le resta. Tre mesi senza poterla vedere, ma tutti i giorni la sento al telefono, perché aspetto quel raro giorno che mi dice ciao o mi dice una parola di senso compiuto. Ora per 20 minuti a settimana, con un maledetto plexiglass che ci separa riesco a vederla e lei, che non so come mai, ma ancora mi riconosce piange. Io vorrei buttare giù quel muro trasparente e correre ad abbracciarla, ma non si può e continuo a chiamarla tutti i giorni. Si passava pomeriggi interi insieme, si beveva il caffè o si mangiava il gelato assieme e sopratutto le parlavo tantissimo, le tenevo la mano anche in quei giorni che lei era nel so mondo. Sono reclusi loro che hanno fatto grande questa nazione, sono… Leggi il resto »
condivisibilissimo, mi trovo nella stessa situazione al don uva di bisceglie. gente praticamente imprigionata dentro 4 mura, manco a fargli respirare l’aria salubre dell’estate in giardino. chiusi, praticamente una prigione senza porte. almeno i prigionieri in carcere possono vedere i parenti, loro no! dopo 1 quasi un mese di reclami lettere sono riuscito a vedere mio padre per 15 minuti, non lo vedevo da oltre 2 mesi! ma il peggio che ho tentato di mettermi in contatto con la regione puglia per cercare un interlocutore che mi faccia capire se sia lecito tutto ciò, ma niente, da 3 settimane cerco di contattare vari uffici della regione ma non risponde mai nessuno nè alle telefonate, nè alle mail, pare siano in smart working in tailandia o alle isole vergini. da denuncia alla finanza
E come va a finire?mi pare un sequestro di persona vero e proprio
Fortunati coloro che hanno ancora i genitori cui fare visita, oppure
coloro che vivono ancora in famiglia, tornando indietro nel tempo,
sono sicura che avrei molta più pazienza con mia madre, davo per
scontato di averla vicina ancora per tanto tempo, lei c’era sempre…
Ma la vita, si sa, va in modo diverso.
Straziante e purtroppo non è l’unico caso, questo raccontato dalla signora Stefania.
Lo so che sono ahimè, le direttive anti pandemia, queste alle quali fanno capo ospedali e strutture sanitarie varie ma, con la scusa del Covid (vorrei sapere quanti tra gli operatori o altre figure che lavorano nelle RSA, ad esempio, si sottopone settimanalmente al tampone… visto che, poi, non fanno entrare i parenti dei loro “accuditi” nemmeno con certificato che attesta l’esito negativo del tampone) tutto viene bloccato. Anche l’affetto e l’amore di un figlio per il proprio genitore.
E se al posto di un genitore “anonimo” ci fosse stato il genitore di Di Maio, di Conte, di Arcuri o di uno dei tanti loro cari amici…, le porte di questa struttura sarebbero spalancate con tanto di tappeto rosso?
Che schifo di società…questa che ignora i malati, gli anziani e i bambini…
Al posto di queste figlie, mi rivolgerei ad un legale o, entrerei con la forza a costo di venire prelevata dai carabinieri, pur di assicurarmi dello stato di salute di mia madre.
Quando finirà questo patetico mimo da parte dello Stato che è ASSENTE in tutto ma…costringe i suoi cittadini alla distanza sociale…e alla distanza dai propri affetti?
Io ho pronto il flacone di pillole da prendere se vogliono ricoverarmi. Meglio qualche anno di meno ma finire tra le mie rose.