La posta dei lettori

Caro Porro, altro che studenti: pianto la tenda per mio figlio disabile

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Caro Porro,

pensavo di mettere una tenda in piazza a Milano, per protestare contro il caro “retta” per il centro diurni di mio figlio Davide, 15 anni. Autistico grave e invalido al 100%.

Paghiamo 2.500 euro al mese, ho chiesto contributi a destra e manca, ma mi rispondo che mi devi arrangiare da solo, inoltre per accompagnare mio figlio faccio 140 km al giorno. Pensi che se piantassi una tenda, la sinistra o la destra mi sosterebbero?

Be penso proprio di no, perché purtroppo è vero, siamo il paese di pulcinella, e pieni di ipocrisia, si strappiamo i capelli per la studentessa che da Bergamo non può far la pendolare, e poi abbandoniamo al loro destino persone disabili come mio figlio.

Ti faccio una domanda? Perché io devo pagare le tasse, se poi non ho i servizi per mio figlio? Per pagare l’affitto allo studente che vuole fare “l’ape” tutte le sere a Milano?

Grazie e spero ti arrivi questo messaggio