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Caro Porro, anche la Polonia torna alla normalità

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Ciao Nicola,

mi permetto di darti del tu: ho 24 anni e da parecchi anni ormai abito in Polonia in modo stabile; non avrei mai pensato di scrivere una lettera, ma quello che sta accadendo è a parer mio molto pericoloso e merita una riflessione. Devi sapere che qua in Polonia le restrizioni sono sempre state “teoriche” già da novembre 2020, quando le mascherine all’aperto e al chiuso quasi nessuno le indossava in modo corretto nonostante fossero obbligatorie (nessuno ti faceva la multa o ti contestava il tutto, come invece accadeva in Italia). Già, tra gennaio e aprile di quest’anno, avevo modo di andare in alcune discoteche, che in teoria sarebbero dovute essere chiuse e rispetto alle quali nessun controllo è mai stato effettuato (centro delle grandi città comprese).

È arrivata l’estate 2021 e con essa i vaccini tanto decantati dalle tv italiane. In Polonia non c’è mai stata alcuna forzatura e ogni giorno, dalle 19, nel centro vaccinale si poteva andare senza prenotazione, così come la domenica. Tranne i primi mesi, nei quali c’è stato un gran afflusso di persone, in quelli successivi c’erano sempre meno persone e già da alcuni mesi, quando passo a piedi vicino al centro, non c’è mai nessuno o comunque pochissima gente.

Ritornando al nostro discorso iniziale, da due mesi a questa parte TUTTE le discoteche sono aperte (anche se in teoria non possono) e non c’è nessun controllo all’ingresso, nessuna mascherina, nessun controllo della febbre e nessun limite di persone, tante che ogni weekend ho modo di andarci e c’è sempre pieno di persone. Nei centri commerciali e nei supermercati, per esempio, già da più di un mese, c’è stato un crescente rifiuto collettivo silenzioso delle persone verso la mascherina, nel senso che sempre più persone entrano dentro senza e ho notato che più il tempo passa meno persone se la mettono (se entri nel supermercato e vedi che nessuno o il 10% ha la mascherina, automaticamente sei spinto a toglierla senza farti molti problemi).

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