Commenti all'articolo Caro Porro, basta trattare noi giovani come untori
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43 Commenti
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A.L.
14 Gennaio 2021, 0:49 0:49
Grazie Federica per la tua testimonianza. Bravissima. Finalmente qualcuno parla della scuola da un punto di vista reale e concreto. “La scuola si fa a scuola”, lo sostengo tuttora: ma né quella in presenza ora, né la didattica a distanza sono il migliore dei mondi possibili. La scuola non lo era neppure prima! Ma ora il fardello è aumentato. Bene hai fatto, Federica, a illustrare la concretezza delle sei ore mascherinati e delle altre cose che hai descritto: che sono la quotidianità anche e soprattutto dei più piccoli in questo momento, senza lavori di gruppo, senza canto né giochi né sport né la possibilità di avvicinare un banco a quello di un altro per aiutarsi, e con mille altre limitazioni. So con certezza che in alcune scuole si sta tutto il tempo con le finestre tutte aperte e contemporaneamente con la porta aperta, in mezzo alla corrente per sei ore o più: naturalmente il ricambio d’aria è giusto, ma al freddo di questi giorni, immobili nei banchi, è tutt’altro che facile. Hai descritto molto bene anche i problemi della didattica a distanza. Quest’estate chi ha esagerato, giovani e non, avrebbe esagerato anche in ogni altro periodo: sappiamo che non tutti hanno comportamenti ragionevoli anche nella vita normale. Ma che qualsiasi comportamento di agosto si sia ripercosso su ottobre, mi pare… Leggi il resto »
Werner
12 Gennaio 2021, 10:15 10:15
Io ho quasi il doppio dell’età di questa ragazza, e facevo le superiori quando lei era ancora in fasce. Pensate quando al dicastero dell’Istruzione c’era la Moratti, uno dei peggiori ministri dell’Istruzione di sempre, e la sua riforma un qualcosa di obbrobrioso dove la meritocrazia viene definitivamente cancellata.
Fatta questa premessa. Il vittimismo espresso in questa lettera rafforza le mie convinzioni e l’opinione negativa verso i giovani di oggi. C’è poco da fare, sono troppo anarcoidi, indisciplinati, viziati e viziosi, drogati di libertinismo e di edonismo (problema esistente anche coi miei coetanei), e per loro lo sballo è la priorità assoluta nella vita. Pretendono solo diritti senza passare prima dai doveri. All’università più che per vocazione, ci vanno per avere cucita addosso l’etichetta di “universitario” e per fare l’Erasmus, quest’ultimo una rovina per la nostra università. Stanno 24 ore a fare gli idioti su Facebook e Instagram.
Sono i danni provocati dal Sessantotto, signori miei. E mi spiace molto che un bel blog come questo, orientato a destra, non ne faccia menzione. Da allora sono venute fuori generazioni di giovani irresponsabili e immaturi, conseguenza del “vietato vietare” e dell’abbattimento del patriarcato. Questi giovani vanno raddrizzati e indirizzati verso la retta via, non assecondati.
TIZIANA IATTONI
12 Gennaio 2021, 9:54 9:54
Un Paese che distrugge la sua scuola non lo fa mai per soldi, perchè mancano le risorse o per causa di forza maggiore.
Un Paese che demolisce l’istruzione è già governato da quelli che dalla diffusione del “sapere” hanno solo da perdere.
ITALO CALVINO
Franco
12 Gennaio 2021, 7:46 7:46
Finalmente una lettera interessante! Una critica accesa e motivata, una voce sincera che denuncia una problematica reale senza strumentalizzare politicamente i danni provocati dal virus!
Angela2
11 Gennaio 2021, 23:48 23:48
Fino a quando il popolo avrà paura di un virus che uccide meno di tante altre malattie
Il governo avrà pieni poteri
Ma ricordo cosa accadde durante la rivoluzione francese a causa di un popolo ridotto in miseria
Susanna
11 Gennaio 2021, 22:34 22:34
Caro Nedo,vedo che non hai colto il messaggio della lettera che voleva porre l’attenzione almeno per una volta sui ragazzi e invece stai parlando di economia,politica e governo.
Grazie Federica per la tua testimonianza. Bravissima. Finalmente qualcuno parla della scuola da un punto di vista reale e concreto. “La scuola si fa a scuola”, lo sostengo tuttora: ma né quella in presenza ora, né la didattica a distanza sono il migliore dei mondi possibili. La scuola non lo era neppure prima! Ma ora il fardello è aumentato. Bene hai fatto, Federica, a illustrare la concretezza delle sei ore mascherinati e delle altre cose che hai descritto: che sono la quotidianità anche e soprattutto dei più piccoli in questo momento, senza lavori di gruppo, senza canto né giochi né sport né la possibilità di avvicinare un banco a quello di un altro per aiutarsi, e con mille altre limitazioni. So con certezza che in alcune scuole si sta tutto il tempo con le finestre tutte aperte e contemporaneamente con la porta aperta, in mezzo alla corrente per sei ore o più: naturalmente il ricambio d’aria è giusto, ma al freddo di questi giorni, immobili nei banchi, è tutt’altro che facile. Hai descritto molto bene anche i problemi della didattica a distanza. Quest’estate chi ha esagerato, giovani e non, avrebbe esagerato anche in ogni altro periodo: sappiamo che non tutti hanno comportamenti ragionevoli anche nella vita normale. Ma che qualsiasi comportamento di agosto si sia ripercosso su ottobre, mi pare… Leggi il resto »
Io ho quasi il doppio dell’età di questa ragazza, e facevo le superiori quando lei era ancora in fasce. Pensate quando al dicastero dell’Istruzione c’era la Moratti, uno dei peggiori ministri dell’Istruzione di sempre, e la sua riforma un qualcosa di obbrobrioso dove la meritocrazia viene definitivamente cancellata.
Fatta questa premessa. Il vittimismo espresso in questa lettera rafforza le mie convinzioni e l’opinione negativa verso i giovani di oggi. C’è poco da fare, sono troppo anarcoidi, indisciplinati, viziati e viziosi, drogati di libertinismo e di edonismo (problema esistente anche coi miei coetanei), e per loro lo sballo è la priorità assoluta nella vita. Pretendono solo diritti senza passare prima dai doveri. All’università più che per vocazione, ci vanno per avere cucita addosso l’etichetta di “universitario” e per fare l’Erasmus, quest’ultimo una rovina per la nostra università. Stanno 24 ore a fare gli idioti su Facebook e Instagram.
Sono i danni provocati dal Sessantotto, signori miei. E mi spiace molto che un bel blog come questo, orientato a destra, non ne faccia menzione. Da allora sono venute fuori generazioni di giovani irresponsabili e immaturi, conseguenza del “vietato vietare” e dell’abbattimento del patriarcato. Questi giovani vanno raddrizzati e indirizzati verso la retta via, non assecondati.
Un Paese che distrugge la sua scuola non lo fa mai per soldi, perchè mancano le risorse o per causa di forza maggiore.
Un Paese che demolisce l’istruzione è già governato da quelli che dalla diffusione del “sapere” hanno solo da perdere.
ITALO CALVINO
Finalmente una lettera interessante! Una critica accesa e motivata, una voce sincera che denuncia una problematica reale senza strumentalizzare politicamente i danni provocati dal virus!
Fino a quando il popolo avrà paura di un virus che uccide meno di tante altre malattie
Il governo avrà pieni poteri
Ma ricordo cosa accadde durante la rivoluzione francese a causa di un popolo ridotto in miseria
Caro Nedo,vedo che non hai colto il messaggio della lettera che voleva porre l’attenzione almeno per una volta sui ragazzi e invece stai parlando di economia,politica e governo.