Caro Porro, Burioni mi ha censurato

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Cautela! Sì, la cautela è proprio ciò che ci vorrebbe nel diffondere dati reali a persone non sempre avvezze a leggerli in maniera corretta. Ieri – 31 agosto 2020 – a 14 giorni dall’apertura delle scuole in Italia, la Pagina “Medical Facts di Roberto Burioni” diffonde uno studio condotto dalla “Children’s Hospital Association” nel periodo 21 Maggio-20 Agosto e pubblicato dal NYT, con un inquietante screenshot che vede curve relative al Covid nei bambini in “impennata”, con un terzo macabro grafico che parla di +229% di morti.

Questo il post: https://www.facebook.com/robertoburioniMD/posts/3450903005134858

Ma partiamo dall’inizio. Non ho alcun dubbio sul fatto che i dati diffusi siano reali, ma devono essere letti in maniera consapevole.

1. Quei dati sono innanzitutto, come ben spiegato nelle 21 pagine da cui è composto il documento, una normalizzazione. In pratica non tutti i 50 stati americani hanno prodotto dati e, soprattutto, non tutti gli stati hanno una classificazione di “bambino” uniforme: c’è chi considera la fascia 0-14 anni, chi si spinge addirittura a 0-20, con una serie di step intermedi.
2. Il numero di decessi tra i bambini positivi è effettivamente aumentato del 229%, da 28 a 92.
3. Il numero di casi (sempre parlando solo di bambini) è aumentato da 54031 a 442785.
4. Ciò significa che la percentuale di morti rispetto al numero di casi conclamati (tasso di letalità, di cui parleremo in seguito) è scesa dallo 0,051% (arrotondato a 0,06% nello studio) allo 0,02%.

Bene, questi i numeri verificabili qui scaricando il report al 20 Agosto, cui fa riferimento il post, o quello al 27 Agosto ancor più aggiornato https://services.aap.org/en/pages/2019-novel-coronavirus-covid-19-infections/children-and-covid-19-state-level-data-report/?fbclid=IwAR1ZTHg4eMgszlTC8NkZPdxTzD5CxsRyrq0QVdHmkuC5FBTYEP0WgBq2rFk

Ora passiamo alla censura.

Ebbene sì, dopo aver educatamente fatto notare questa lettura dei dati, con un mio commento e con la risposta a molti commenti di utenti che non riuscivano a trovare il valore assoluto delle morti, sono stato bannato dal Prof. Burioni. Lo si può verificare “spulciando” tra i commenti del post: non troverete più i miei.

La scusa per bannarmi è stata quella nello screenshot sottostante: probabilmente (non posso verificarlo non essendoci più il commento) ho scritto “tasso di mortalità” anziché “tasso di letalità”. Conosco benissimo la differenza, feci un post proprio riguardante il tasso di letalità (IFR) del covid ben prima di essere bannato da Burioni. Per la cronaca – in maniera molto semplificata – il tasso di letalità è quello che individua il numero di morti in rapporto ai malati di una certa patologia, quello di mortalità individua i morti per una patologia in rapporto alla popolazione.

Mi scuso con il Professore per l’imprecisione, ma il senso di ciò che dicevo era ben chiaro e verificabile. Del resto è una imprecisione comune, tanto comune che lo stesso studio da cui sono tratti tutti questi dati la commette alla stessa maniera.

 

Detto tutto questo ribadisco quanto il Prof. Burioni, a modo suo, predica: cautela! Trovo irresponsabile parlare di un aumento di morti – a maggior ragione trattandosi di bambini – senza approfondire la questione. Ed a 14 giorni dall’apertura delle scuole in Italia!

Mai e poi mai proverei a lanciarmi in ipotesi mediche o epidemiologiche, non ne ho le competenze! Mi occupo di altro! Quello di cui mi occupo, fortuitamente, è proprio l’analisi di dati. A questo mi sono limitato, e mi sarebbe proprio piaciuto avere una risposta da parte di un virologo per confrontare due facce della stessa medaglia.

Ma si sa: bannare è più semplice che ragionare. E, soprattutto, si correva il rischio di perdere il macabro sensazionalismo.

Carlo Perni, 1 settembre 2020

 

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