Condivido con voi la lettera inviatami da una cittadina ed elettrice di centrodestra che pone un’importante riflessione su una opposizione che non è riuscita a tenere il polso della situazione durante le ultime elezioni regionali.
Caro Nicola,
da elettrice di centrodestra voglio condividere con te una riflessione ad alta voce dopo l’esito dell’ultima tornata elettorale prendendo spunto proprio da ciò che è accaduto al ballottaggio del comune di Chieti, cittadina che conosco molto bene per motivi di lavoro.
La situazione riflette benissimo mutatis mutandi la situazione nazionale alla luce dei risultati delle regionali di Campania, Puglia e via dicendo e perché no, anche dei risultati del referendum. Ciò che ne esce fuori è sintomatico della mediocrità, della inaffidabilità e della futilità in cui (spesso) cade quello che vuole chiamarsi coalizione del centrodestra la quale dimostra di non avere polso delle situazioni locali rinunciando ad una attenta e rigorosa selezione dei candidati che dovrebbero essere i veri rappresentati dell’ideologia ispiratrice. Nel caso di specie la Lega impone, in disaccordo con Forza Italia, un candidato che, poteva essere anche competente, ma ahimè già conosciuto sul territorio avendo militato nelle fila di Alleanza Nazionale prima e Forza Italia poi, insomma il solito riciclaggio dettato dal va dove ti porta il vento.
Ora, risultati alla mano si assiste per qualche giorno al solito rinfacciarsi e scaricarsi le colpe per poi proseguire a vivacchiare prendendosi, magari qualche poltrona di contentino e, il più delle volte attuando una opposizione oltremodo condiscendente con la parte avversa. Da vecchia sognatrice liberale mi sento delusa ed amareggiata, mi chiedo e ti chiedo: di questo passo potremo mai “vincere la guerra”?
Con stima
R.I., 9 ottobre 2020