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Caro Porro, con la scusa del Covid abbiamo abbandonato i trentenni - Seconda parte

Alla fine però ho deciso, no, non porrò fine alla mia esistenza ma questo Natale e questo Capodanno non rispetterò nessuna riga di questo stupido decreto (e certo ora usano i decreti legge perché si sono accorti che lo strumento dpcm non era adeguato e per indorare la pillola lo fanno passare in quel parlamento di malfattori che giocano con noi come fossimo personaggi di un lugubre videogioco o gioco da tavola ruolistico) e farò tutto ciò che voglio perché voglio essere libero, anche di rischiare di ammalarmi di Covid.

Non ne posso più, sono un essere umano, ho una dignità ma ora basta, basta con questi piagnistei dei poveretti che muoiono, degli eroi in camice bianco, delle sale degli abbracci, ci hanno preso in giro e la misura è colma, scelgo di rischiare e di mettere a rischio la mia famiglia, non ne posso più.

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