Caro Porro, Conte ci ha abituati al linguaggio del regime

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Buongiorno signor Porro, mi permetto di mandarle due mie riflessioni sulla conferenza di ieri, non sono né una giornalista né una donna di cultura. Sono una mamma single che fa l’amministratore di condominio. Le riporto quanto ho scritto sulla mia pagina fb personale. Vorrei avere, se ne avrà voglia e tempo una sua opinione. La ringrazio e mi scuso per il disturbo.

In questo periodo non stando molto bene spesso la sera crollo e mi sveglio alle 2 di notte e come tutti prendo il telefono, guardo fb per far passare il tempo. Questa notte apro e vedo il post di una mia amica e scopro che il “nostro grande leader” (è ironico, sia chiaro) ha parlato.
Azz.. mi sono detta.. vai subito a vedere che grandi idee ha tirato fuori dal cilindro. Vado a vedere la conferenza stampa e… trasalisco alla sua 20 parola.

Questo non è un Dpcm ma un Decreto Legge. Sembrerà una sottigliezza, sfuggita a i più nel fiume di parole, ma non lo è. E mi viene un dubbio che questa sia una conferenza di propaganda e non di informazione. Mi spiego meglio. Tutte le conferenze fatte da Conte sono di natura propagandistica, ma questa è veramente molto sottile. Sono state usate parole chiave e frasi aggancio. Gli americani che di questo sono i più bravi usano parole chiave e frasi aggancio sempre, soprattutto durante le campagne elettorali (vedi Obama Yes we can).

Ecco la mia professoressa di lettere del liceo mi ricordo fece una lezione su questo, dicendo di avere sempre un atteggiamento critico sui discorsi fatti dai politici e di analizzare le parole pronunciate e che se vi erano troppe parole chiave o frasi aggancio allora bisogna stare attenti.
Questa è una conferenza stampa che va analizzata nelle parole.
Conte usa le seguenti espressioni (riporto testualmente):

  • Regime di misure necessarie ( giorni di arresti domiciliari)
  • Rafforzando il Regime degli interventi
  • misure di sistema… e pagamenti in sicurezza.. Misura alleata di sistema (casch back)
  • Decreto Legge che diventa decreto nel corso della conferenza per confondere con il Dpcm.
  • il Parlamento lavora per Rafforzare le misure di Sostegno.

Utilizza spesso termini non di facile comprensione a tutti, come perequative e termini tratti dal codice di procedura penale. Allora io sono una ignorante cittadina che vive in un paesello sul lago in Piemonte, non ho preso la laurea e lavoro come amministratore di condominio, ma a sentire Conte questa sera pensavo di essere improvvisamente svegliata a Cuba durante la guerra fredda o nel 42 con il Duce che parla alla nazione.

Se queste siano scelte giuste o sbagliate non entro nel merito. Ma cazzo, sentire una conferenza stampa dove vengo bloccata in casa con l’utilizzo di parole chiave e frasi aggancio mi monta il sangue in testa. Non un riferimento chiaro a quanto il comitato scientifico ha detto con dati consultabili. L’utilizzo del plurale quando si parla di “regime di misure necessarie”, come se i ministri fossero improvvisamente diventati i saggi del monte Olimpo che hanno a cura dei mortali.

Squallido anche solo il linguaggio del corpo, del primo giornalista che fa la domanda più blanda possibile per non irritare il potere. Definire i morti una ferita aperta… Disgustoso… Dire che la Pandemia ci sta insegnando… Ma peggio dire che le vaccinazioni saranno “offerte su base volontaria” e non obbligatorie, come fosse una azione magnianima è aberrante: la Costituzione glielo Impedisce. Non è Conte a deciderlo.

Scusate ma con la scusa della pandemia questi ci stanno abituando a un linguaggio alla propaganda di Regime, e la paura della malattia e del non avere più un lavoro macina nelle mente assuefandole.
Le parole sono importanti.

Stefania Bruni, 19 dicembre 2020

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