Commenti all'articolo Caro Porro, sono svizzera e non posso comprare in Lombardia

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artmide
artmide
5 Dicembre 2020, 23:20 23:20

è la stessa logica idiota, per la quale al supermercato, durante il lockdown e durante la zona rossa, c’erano dei prodotti (anche le matite colorate dei bambini) che non si potevano acquistare ed erano sugli scaffali con i nastri di divieto d’acquisto.
Purtroppo abbiamo dei fenomeni al comando.

francesco castagno
francesco castagno
5 Dicembre 2020, 16:43 16:43

il doganiere italiano era solo arrabbiato perchè la signora voleva
ricuperare lìva,cosa che non puo fare lui,è tutto li.

Pohl
Pohl
5 Dicembre 2020, 15:29 15:29

Quando un dipendente pubblico vuol dimostrarsi solerte al di là dei suoi obblighi e solo per farsi bello con i capi per fare carriera!!!!!

edo
edo
5 Dicembre 2020, 14:06 14:06

e’ giusto cosi’, la signora franca ha spiegato esattamente. qualsiasi altra affermazione e’ pura fuffa, non poteva.

“se uno straniero compra merce in un negozio italiano deserto non è un bene per gli italiani?”

la legge ha stabilito determinate regole, che valgono a livello globale, vista la situazione non si e’ pensato di valutare il singolo caso.

altrimenti sarebbe anche ok andare in autostrada a 170 se e’ vuota. eppure ci si becca lo stesso la multa.

Franca
Franca
5 Dicembre 2020, 11:50 11:50

Esistono leggi anche in Italia signora, e l’ignoranza sulle leggi non è ammessa,nemmeno in Svizzera.Quindi lo sapeva che non si poteva fare deviazioni al suo motivo d’entrata in Italia, come il frontaliere che entra in Svizzera per lavorare sa che non può fare spese. Quindi trovo appropriata la sanzione, anche se può sembrare esagerata.

8603
8603
5 Dicembre 2020, 11:16 11:16

Il rientro alla propria residenza o domicilio è sempre permesso dal dpcm.
Anche ai ticinesi che si recano in Italia e poi tornano indietro.
Aver fatto la spesa in Italia non costituisce violazione di nessun dpcm (visto che i negozi di abbigliamento sono aperti) ed è irrilevante se in caso di controlli da parte della GdF dichiari di tornare a casa.
Art. 3, comma 4, lett. a, periodo 3. Tutto il resto è fuffa.
Il GdF ha violato l’art. 323 del codice penale. Reclusione da 1 a 4 anni.
E dichiarando in dogana l’importazione (che legalmente non c’entra assolutamente nulla con le disposizioni covid) si è messa correttamente al riparo dalle accuse di contrabbando.